La decisione è ratificata dal Consiglio dei Ministri, che certifica il decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica: disposto il blocco dello stop ai veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte.
“È il risultato – aggiunge il ministro Pichetto Fratin – delle interlocuzioni avute nelle settimane scorse tra i ministeri competenti e le Regioni del bacino padano, principalmente con il Piemonte, che a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 2020 e del 2022, aveva dovuto introdurre dal prossimo 15 settembre la limitazione della circolazione dei veicoli Euro5 nei comuni con popolazione al di sopra del 10 mila abitanti”.
“Il Governo – ha sottolineato il responsabile del MASE – è intervenuto con lo strumento del Decreto anche al fine di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese senza tralasciare l’importanza degli impegni assunti con l’Unione europea che primi su tutti vanno incontro anche alla tutela della salute dei cittadini”.
Ecco dunque i dettagli del nuovo testo.
Stop al blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte
Il Consiglio dei Ministri approva pertanto il decreto legge che rimanda al 1 ottobre del 2024 il blocco delle vetture diesel Euro5 in 76 comuni del Piemonte.
Il decreto che gli uffici del Ministero hanno predisposto prevede:
- La revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti.
- Nelle more degli esiti di tali valutazioni, le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria “diesel Euro 5”, possono essere attuate esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e in via prioritaria nei comuni superiori ai 30.000 abitanti, dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute.
- Facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal 1° ottobre 2025, sempre nei comuni con le caratteristiche appena citate.
Nella redazione del decreto si è tenuto conto infine delle criticità legate all’indisponibilità dei materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici, in grado da assicurare una tempestiva sostituzione dei veicoli “Euro 5” e il Ministero ha verificato che la tempistica proposta non confligge con gli obiettivi del Pacchetto UE “For 55%”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Rimandata questa pazzia, avanti con la prossima