Sport di Tutti: vi forniamo in questo approfondimento tutte le informazioni utili sull’Avviso Pubblico e sui due bandi “iNclusione” e “Quartieri”.
La politica di coesione dell’Unione europea sostiene l’inclusione sociale delle persone disabili, dei lavoratori più giovani e più anziani, dei lavoratori con scarse competenze, degli immigrati e delle minoranze etniche quali le popolazioni Rom, delle persone che vivono in zone svantaggiate e delle donne nel mercato del lavoro.
Il tutto viene poi messo in pratica attraverso specifici bandi e avvisi pubblici che sono volti ad attuare queste idee molto belle sulla carta.
Tra questi oggi parleremo dell’iniziativa Sport per Tutti.
Sport di Tutti: di cosa si tratta?
In breve si tratta di un Avviso pubblico per sostenere lo sport sociale e incentivare l’eccellenza dell’associazionismo sportivo di base attraverso il finanziamento di progetti rivolti a categorie vulnerabili e soggetti fragili che utilizzano lo sport e i suoi valori come strumento di inclusione sociale, promuovendo sinergie con gli attori del territorio.
Sport di Tutti è un modello d’intervento sportivo e sociale, che mira ad abbattere le barriere economiche e declina concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, fornendo un servizio alla comunità.
L’obiettivo è di promuovere, attraverso la pratica sportiva, stili di vita sani tra tutte le fasce della popolazione, al fine di migliorare le condizioni di salute e benessere degli individui.
Infine Sport di Tutti è promosso dalla società Sport e Salute (maggiori informazioni su questa Società e le sue iniziative a questo link) in collaborazione con le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva.
In particolare all’interno dell’Avviso Pubblico sono presenti due macro-bandi che andremo ad analizzare qui di seguito.
Sport di Tutti INclusione
L’intervento prevede il finanziamento di progetti di valore dell’associazionismo sportivo di base che lavora con categorie vulnerabili, soggetti fragili e a rischio devianza e su temi sociali quali ad esempio:
- sport contro le dipendenze ed il disagio giovanile;
- povertà educativa e il rischio criminalità;
- sport quale strumento di prevenzione e lotta all’obesità in età pediatrica;
- poi sport a sostegno dell’empowerment femminile e contro la violenza di genere;
- e infine sport nelle carceri.
A chi è rivolto l’Avviso Pubblico?
Possono presentare la proposta progettuale per la partecipazione al Progetto le ASD/SSD in possesso dei seguenti requisiti:
- iscrizione al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche CONI, valida per tutta la durata del Progetto;
- disponibilità di un impianto sportivo dotato di attrezzature adeguate a svolgere l’attività sportiva, anche in convenzione con privati, Enti locali o altre strutture. Tale convenzione dovrà essere operante alla data della presentazione del progetto e valida per tutta la durata del progetto proposto;
- presenza di istruttori in possesso di laurea in Scienze Motorie o diploma ISEF o di tecnici di almeno 1° livello e tecnici con specifica esperienza per le diverse fasce di età, in numero adeguato a garantire lo svolgimento dell’attività sportiva, anche in coerenza con le disposizioni ministeriali relative alle misure di contenimento del Covid-19 e con i protocolli degli Organismi Sportivi di riferimento;
- esperienza di attività sportiva nel settore giovanile, registrata presso un Organismo Sportivo di affiliazione laddove si proponga un progetto destinato alla fascia giovanile
Chi sono i Beneficiari?
I beneficiari sono ragazzi e adulti appartenenti a categorie vulnerabili e soggetti fragili in situazioni di particolare disagio sociale e a rischio di emarginazione, quali ad esempio:
- soggetti a rischio di dipendenze giovanili come
- tossicodipendenza
- alcolismo
- ludopatia
- dipendenza digitale
- disturbi del comportamento alimentare (anche provenienti da strutture come il SerT, associazioni del terzo settore, le strutture intermedie delle ASL, le strutture di recupero, ecc,);
- bambine, ragazze e donne;
- soggetti a rischio di criminalità e povertà educativa;
- detenuti nel sistema carcerario (minorile o per adulti);
- altre categorie vulnerabili proposte dalle ASD/SSD in fase di presentazione dei progetti.
Quanto dura il Progetto?
Il progetto presentato e validato dovrà garantire lo svolgimento di attività sportiva gratuita a favore dei Beneficiari per almeno 2 ore a settimana, per almeno 20 settimane e/o centri estivi.
Il bando dedicato a Sport Di Tutti INclusione
A questo link potete consultare il documento completo con il bando dedicato.
Sport di Tutti Quartieri
Il progetto dedicato ai quartieri disagiati, invece, mira a sostenere l’associazionismo sportivo di base che opera in contesti territoriali difficili.
Inoltre si prevede la collaborazione con altri soggetti operanti sul territorio, utilizzando lo sport e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo ed inclusione sociale.
Il Progetto dunque intende favorire l’alleanza educativa tra il sistema sportivo e il sistema del Terzo settore grazie a Presidi sportivi ed educativi al servizio delle comunità di riferimento.
A chi è rivolto l’Avviso Pubblico?
Il Progetto prevede la realizzazione di attività di natura sportiva ed educativa, svolte attraverso Presidi situati in quartieri disagiati, e rivolte a tutta la comunità, con particolare attenzione a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, donne e persone over 65.
È rivolto alle ASD/SSD in possesso dei requisiti indicati all’art.4 dell’avviso pubblico interessate al Progetto.
Le ASD/SSD interessate a partecipare potranno creare anche una partnership con ulteriori ASD/SSD, Enti del terzo settore o istituzioni (Enti locali, Istituzioni universitarie, ecc.) a supporto delle attività da realizzare. La Partnership in ogni caso sarà coordinata dalla ASD/SSD con il ruolo di Capofila.
Cos’è un presidio sportivo/educativo?
Si tratta di una struttura situata in quartieri disagiati, gestita da associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD/SSD), dove vengono realizzate attività di natura sportiva ed educativa rivolte a tutta la comunità, con particolare attenzione a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, donne e persone over 65.
Devono essere previste le seguenti attività:
- attività sportiva gratuita extra-scolastica per un periodo di circa 8 mesi per bambini/e e ragazzi/e;
- attività sportiva gratuita per donne e over 65:
- centri estivi della durata di circa 4 settimane durante il periodo di chiusura delle scuole;
- doposcuola pomeridiani per i bambini;
- incontri con nutrizionisti e testimonial sui corretti stili di vita, sul rispetto delle regole e sui valori positivi dello sport aperti alle famiglie e alla comunità (almeno 4 nel corso dell’anno);
- attività specifiche finalizzate all’inclusione di bambini/e e ragazzi/e con disabilità.
Quanto dura il Progetto?
Le attività dei Presidi sportivo/educativi si svolgeranno per la durata di circa un anno. La durata parte a decorrere dalla data di inizio effettivo delle attività previa autorizzazione di Sport e Salute, in orario antimeridiano e/o pomeridiano. Le attività si svolgeranno in conformità con la normativa nazionale e regionale relativa alle misure di contenimento del virus COVID-19, vigente al momento.
Chi sono i Beneficiari?
Il Progetto è rivolto a tutte le persone residenti o domiciliate nel quartiere disagiato e/o periferia urbana designata per il Progetto, con particolare attenzione a bambini/e e ragazzi/e, al fine di offrire uno spazio alternativo e positivo rispetto a contesti territoriali e familiari difficili.
Oltre alle attività rivolte ai minori, sono previste anche ulteriori iniziative (es.: incontri con nutrizionisti e testimonial sportivi, eventi) che possano coinvolgere le famiglie e l’intera comunità di riferimento.
Beneficiari del Progetto sono:
- donne
- persone over 65
- e bambini/e e ragazzi/e con disabilità.
I soggetti potranno partecipare al Progetto attraverso attività sportiva realizzata appositamente con operatori esperti.
Il bando dedicato a Sport Di Tutti Quartieri
A questo link potete consultare il documento completo con il bando dedicato.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it