sport costituzioneCon la recente approvazione all’unanimità, lo sport entra nella Costituzione: ecco cosa comporterà.


L’Aula della Camera ha approvato, in via definitiva, all’unanimità la proposta di legge costituzionale, che inserisce la tutela dello sport nella Costituzione, con 312 sì.

Lo sport, quindi, entra nella Costituzione della Repubblica come uno dei valori tutelati dalla Carta.

Ecco cosa significa.

Lo sport entra nella Costituzione: ecco i dettagli

Lo sport è entrato ufficialmente nella Costituzione, dopo l’approvazione della Camera.
Il provvedimento aveva già ricevuto il via libera dal Senato in seconda lettura con 170 sì e un astenuto, il 17 maggio scorso.

Il testo comprende una sola norma, inserita nell’art.33 della Carta, dove si parla di arte e scienza:

“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva, in tutte le sue forme”.

Nel testo originale del 1948, infatti, non c’erano riferimenti all’attività sportiva. Gli unici riferimenti erano previsti da due Statuti speciali, quello del Trentino-Alto Adige e quello del Friuli-Venezia Giulia.

L’inserimento dello sport nella Costituzione era stato già tentato nella scorsa legislatura, quando l’emendamento fu approvato in prima e in seconda lettura al Senato, ma solo alla prima della Camera. Non venne concluso l’iter, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.

Lo sport entra nella Costituzione: ecco in cosa consiste

La scelta del verbo “riconosce” lascia trasparire la visione dell’attività sportiva come realtà “pre-esistente”, di cui la Repubblica prende atto.
L’attività sportiva si poggia sul

  • Valore educativo, legato allo sviluppo e alla formazione della persona e dell’individuo;
  • Valore sociale, poiché lo sport rappresenta spesso un fattore di aggregazione e uno strumento d’inclusione per persone in condizioni di svantaggio o di marginalità di vario genere.

Le disposizioni sullo sport sono presenti in altri nove ordinamenti, tra gli Stati membri dell’Unione Europea: Bulgaria, Croazia, Grecia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it