seggi-virtuosi-comune-bergamoDomenica 20 e lunedì 21 settembre gli italiani saranno chiamati a votare al referendum per approvare o respingere il testo di legge dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.


In questa occasione arriva la nuova iniziativa del Comune di Bergamo, dal nome Seggi Virtuosi.

Già da tempo l’Amministrazione considera la necessità di individuare sedi di voto alternative alle scuole. L’idea di fondo, infatti, è che non sia giusto che ad ogni votazione siano le scuole e l’istruzione a doversi fermare.

Quest’anno la situazione degli istituti scolastici sarà ancora più complessa, a causa dell’emergenza coronavirus. Il referendum provocherebbe infatti la chiusura delle scuole a pochi giorni dalla loro riapertura, dopo mesi di aule vuote e didattica a distanza.

Il Comune ha allora cercato di evitare, ove possibile, un’ulteriore chiusura, individuando sedi di voto alternative a quelle scolastiche.

Seggi Virtuosi: l’iniziativa del Comune di Bergamo

Per questo motivo, invece della scuola nella quale abitualmente hanno votato alle scorse elezioni, quest’anno oltre 40mila elettori di Bergamo esprimeranno il loro voto nella nuova sede di seggio che si trova nella tabella allegata. Per tutte le altre sezioni non sono previsti cambiamenti.

Perché possa essere esercitato il diritto di voto, è necessario ritirare l’etichetta recante il nuovo indirizzo della sezione elettorale, da applicare alla tessera elettorale.

Questo potrà avvenire — nei luoghi che sono specificati poco più sotto — a partire dal 7 settembre e fino al 17 settembre 2020, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00. L’etichetta potrà essere ritirata anche per le tessere elettorali dei familiari conviventi.

Dopo il referendum il Comune studierà altre sedi per accogliere i seggi e svincolare le scuole: non sarà più necessario interrompere la didattica e sarà anche un modo per andare incontro ai genitori lavoratori che si sono sempre trovati figli a casa da scuola nei giorni precedenti e successivi alle elezioni, con grandi disagi.

 


Fonte: Associazione dei Comuni Virtuosi