Nasce la rete di aule studio capitoline: il Comune di Roma inaugura il sistema che rende aperte le aule studio in città anche di sera e nei giorni festivi.
La Giunta capitolina ha approvato una deliberazione – proposta dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – con la quale istituisce, prima città in assoluto in Italia, una rete di aule studio all’interno del proprio sistema bibliotecario.
L’obiettivo è quello di aprire aule studio pubbliche in tutta la città, accessibili anche nelle ore serali e nei giorni festivi, per garantire agli studenti, e non solo, la possibilità di avere comodamente a disposizione luoghi confortevoli e ben attrezzati.
A Roma le aule studio sono aperte anche di sera e nei festivi
Le aule studio della neoistituita rete capitolina si differenzieranno dalle tradizionali biblioteche di conservazione o di pubblica lettura; saranno infatti spazi civici non legati alla necessità di consultare opere librarie in deposito e dove la cittadinanza, e in particolare i giovani, potrà accedere, con orari più estesi di quanto non avvenga con le sale lettura bibliotecarie, per studiare, leggere e avere spazi di aggregazione.
La rete delle aule studio di Roma, il cui coordinamento ricadrà sotto l’Istituzione Biblioteche di Roma, sarà formata da spazi sia di Roma Capitale sia di soggetti terzi. Tra le aule studio potranno quindi rientrare spazi gestiti direttamente dalle Biblioteche di Roma o da altre strutture comunali come Dipartimenti, Municipi o istituzioni culturali cittadine, spazi gestiti da terzi all’interno del patrimonio capitolino e spazi di proprietà pubblica o privata del tutto esterni al Comune, in una logica di sinergia e di cooperazione con il tessuto civico-culturale della città.
Tutte le aule studio della città di Roma che aderiranno alla rete saranno pubblicizzate in un unico portale web a partire dal 2024.
Negli ultimi mesi ha avuto inizio una collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e l’Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) Roma Design – l’istituto statale dedicato alla formazione sul design fondato da Giulio Carlo Argan – che nel prossimo futuro consentirà, con l’attivo contributo degli studenti, di mettere a punto un’identità visiva dedicata a questo nuovo servizio.
Il commento della giunta di Roma Capitale
“Con l’istituzione di una rete di aule studio, Roma si candida a diventare una città all’avanguardia per i giovani. Le aule studio di Roma offriranno un servizio complementare a quello erogato dalle biblioteche cittadine, con orari di apertura più estesi e modalità di gestione innovative. Alcune di esse si troveranno in luoghi iconici della Capitale, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale, ma saranno anche diffuse nelle zone più decentrate. Attraverso questa novità che stiamo implementando vogliamo rispondere alla necessità di spazi per lo studio e per incontrarsi di cui hanno bisogno i ragazzi. Penso in particolare alle decine di migliaia di studenti fuori sede costretti a studiare in camere anguste per via del caro affitti. Si tratta dunque di una riforma strutturale che si aggiunge ai progetti del Pnrr per realizzare 10 ulteriori biblioteche in periferia,” così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
“Dopo l’apertura dell’aula studio Euclide nel Municipio XV nei mesi scorsi, stiamo lavorando per aprirne di nuove. Per quanto riguarda gli spazi sotto la diretta gestione del Comune e delle sue strutture saranno al Mercato Trionfale, a Tor Pignattara nell’ex aula consiliare del Municipio V, nel Centro Giovani del Municipio I a Trastevere, all’interno del Palazzo delle Esposizioni, nella Pelanda al Mattatoio, nel Macro, a Palazzo Braschi e, più avanti, anche all’interno della Casina Salvi al Celio e della Torre dei Conti”, ha spiegato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
“L’apertura di aule studio all’interno di spazi museali consentirà di valorizzarne la funzione di promozione culturale a tutto campo e di promuoverne la frequentazione tra le nuove generazioni – ha continuato – Chiameremo poi a raccolta tutte le realtà impegnate nella promozione sociale e culturale che saranno interessate a dare il proprio contributo e a unirsi alla rete. E nei prossimi mesi lavoreremo per individuare almeno uno spazio in ogni Municipio”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it