rinascita-sostenibile-cultura-2021-2022La Feditart (Federazione Italiana Artisti), presieduta da Gino Auriuso, ha scritto una missiva al Presidente del Consiglio Mario Draghi. al ministro della Cultura, Dario Franceschini e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, con alcune proposte per una rinascita sostenibile del Settore della Cultura e dello Spettacolo dal vivo nella nuova stagione 2021/2022.

Per una rinascita sostenibile della Cultura per la stagione 2021/2022

Qui di seguito vi riportiamo il testo completo del Documento.

 

PER UNA RINASCITA SOSTENIBILE 2021/22

Presidente del Consiglio
Mario Draghi

Ministro della Cultura
Dario Franceschini

Ministro della Salute
Roberto Speranza

 

Evitando di inoltrarsi in disquisizioni sulla liceità e sull’efficacia delle misure anti-Covid messe in atto relative al mondo dello Spettacolo dal Vivo, Fed.It.Art. ringrazia il Ministro Franceschini, il Presidente Draghi ed il Ministro Speranza per aver raccolto le istanze di tutta la categoria.

Proprio in questi giorni hanno dichiarato che valuteranno nelle prossime settimane –entro l’1 Ottobre- la possibilità di consentire una più ampia capienza degli spazi culturali.

In attesa di novità significative e di provvedimenti certi e applicabili, Fed.It.Art assume come punto fermo il fatto che il Governo continuerà ad esigere all’interno degli spazi destinati allo Spettacolo dal Vivo (oltre al distanziamento tra spettatori) la presentazione del Green Pass, mascherine, igienizzazioni degli spazi e adeguata aereazione.

Con questo documento, quindi, la Federazione Italiana Artisti, nell’imminenza della riapertura della stagione 2021/2022 al chiuso, nella convinzione che riaprire i sipari sia un obiettivo fondamentale per tutti noi e genericamente per il mondo della cultura e del suo indotto…segnala una serie di forti difficoltà, riportateci dai nostri affiliati in tutta Italia, che stanno mettendo in dubbio l’effettiva ripartenza degli spazi culturali in tutta Italia. e propone una serie di accorgimenti e di aiuti mirati (necessari in quanto si sta attuando una riapertura invernale con mille limitazioni) che scongiurerebbero l’ulteriore chiusura di tante realtà, nel solco della tradizionale pragmaticità delle iniziative Fed.It.Art.

CRITICITÀ IN ATTO

Il pubblico è disorientato e spaventato dal ritorno in un luogo al chiuso, anche col Green Pass l’andamento delle campagne d’abbonamento al momento è disastroso. Siamo sicuri che con l’eventuale aumento delle capienze gli spettatori toneranno a riempire le sale?

A causa delle regole di contingentamento, del timore del pubblico e del conseguente e inevitabile calo degli incassi, molti spazi, dai più grandi ai più piccoli, stanno procrastinando o annullando l’inizio delle attività, soprattutto bloccando la partenza degli spettacoli più strutturati. Per lo stesso motivo, parallelamente le Compagnie annullano le tournée e gli spettacoli in ospitalità a percentuale d’incasso per evidente anti-economicità. Ci si prospetta una stagione di soli monologhi?

L’annullamento di spettacoli previsti e il ridimensionamento dei cast artistici e tecnici sta creando un’inevitabile disoccupazione nel settore e nell’indotto, già gravato da due anni di restrizioni e da intermittente blocco delle attività.

La macchinosità dei controlli a ingresso teatro richiede personale aggiuntivo che grava economicamente solo sugli organizzatori e scoraggia ulteriormente gli spettatori.

PROPOSTE FEDITART

– Annullamento della percentuale massima di pubblico rispetto alla capienza

Dando per scontata l’attuazione di tutte le misure di prevenzione previste (distanziamento, green pass, mascherine, igienizzazione, aerazione, percorsi specifici) chiediamo il superamento dell’attuale contingentamento delle presenze in una percentuale massima di spettatori, tenendo conto che, mettendo in atto la possibilità di far sedere vicini i conviventi, la quantità di pubblico diviene variabile. In questo senso chiediamo che venga adottato e trasformato in norma applicabile il o.d.g. 9/3223- A/13 della Camera dei Deputati a prima firma Nitti.

-Sostegno spettacoli al chiuso

Una misura atta a sostenere tutti gli organismi di Spettacolo dal Vivo che fino al 31/12/2021 avranno organizzato un certo numero di spettacoli al chiuso (ipotizziamo 10). Una misura simile è stata già adottata dal Ministero della Cultura per gli spettacoli all’aperto realizzati nel periodo 26 Aprile – 30 Settembre 2021 e potrebbe essere replicata per sostenere il comparto durante questo difficile avvio di stagione causato anche dalla paura del pubblico di ritornare in spazi chiusi.

– Bonus poltrona

Un ristoro legato al numero dei posti non utilizzabili causa distanziamento. Questo ristoro potrebbe ammontare al 25% del valore del biglietto invendibile per disposizioni. II Bonus poltrona andrà distribuito in parti uguali tra lo spazio ospitante e la Compagnia ospitata e sarà legato all’esistenza di un C1 dello spettacolo effettivamente andato in scena.

– Rimborso costi igienizzazione, sanificazione e adeguamento degli impianti

Questa misura è già stata adottata da alcune Regioni, sarebbe bene che divenisse un criterio nazionale.

– Innovazione: bonus Spettacolo dal Vivo

Per incoraggiare un pubblico ancora frenato dai timori legati al Covid-19 e stimolare la frequentazione dei luoghi dello spettacolo, individuare fasce di pubblico, es. 20-22 e 60-62 anni, a cui offrire un bonus per la stagione 2021/2022 di € 100,00 da spendere per eventi di teatro, musica e danza.

– Bonus abbonamenti

Riconoscere lo sforzo sia di teatri singoli, sia di teatri consorziati in co-abbonamenti e/o di generici luoghi, organizzati, per la produzione dello Spettacolo dal Vivo, volto alla progettazione di calendari di attività, con l’istituzione di facilitazioni economiche come l’acquisto di abbonamenti con sconti a carico degli enti pubblici partecipi all’iniziativa proporzionati agli abbonamenti sottoscritti.

– Triennalità FUS

Il 2022, prospettandosi con queste difficoltà, non potrà dare inizio ad una nuova triennalità del FUS (Fondo Unico dello Spettacolo). Non sarebbe corretto e giusto impostare una programmazione triennale partendo da un anno dalle prospettive così incerte. Il 2022, oltre a prevedere una progettualità annuale del Fondo Unico, dovrà essere l’anno in cui si dà finalmente vita all’attesa riforma dello Spettacolo dal Vivo.

 


Fonte: Feditart