rigenerazione-urbana-proroga-cup-scadenzaRigenerazione Urbana: arriva la proroga sui CUP (Codici unici di Progetto) generati o modificati in prossimità della scadenza.


All’interno del comunicato del Ministero dell’Interno si fa riferimento alle problematiche connesse ai CUP generati o modificati in prossimità della scadenza del 4 giugno.

Sono pervenute numerose segnalazioni sull’impossibilità di presentare l’istanza in oggetto da parte dei Comuni che hanno generato o modificato i CUP nell’imminenza della scadenza del 4 giugno.

Al riguardo, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze, si comunica che i Comuni che hanno correttamente generato o modificato i citati codici, entro la data del 4 Giugno 2021, potranno perfezionare l’istanza di finanziamento fino alle ore 23.59 del prossimo 9 giugno, nelle modalità già indicate nel richiamato comunicato.

Il sistema sarà in particolare disponibile da domenica 6 giugno dalle ore 8 fino alle 20, mentre mercoledì il servizio sarà esteso fino alle 23.59.

Si evidenzia come i CUP generati o modificati successivamente al 4 giugno non potranno essere presi in considerazione, così come i codici non corretti o non rientranti nelle categorie previste.

Rigenerazione Urbana: proroga CUP generati o modificati in prossimità della scadenza

Dunque si prevede una proroga delle istanze, come si evince dal Comunicato, fino alle ore 23.59 del prossimo 9 giugno.

Ricordiamo che il Codice Unico di Progetto (CUP) è il codice che identifica un progetto d’investimento pubblico ed è lo strumento cardine per il funzionamento del Sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici (MIP).

La sua richiesta è obbligatoria per tutta la “spesa per lo sviluppo”, inclusi i progetti realizzati utilizzando risorse provenienti da bilanci di enti pubblici o di società partecipate, direttamente o indirettamente, da capitale pubblico e quelli realizzati con operazioni di finanza di progetto, “pura” o “assistita”, o comunque che coinvolgono il patrimonio pubblico, anche se realizzati con risorse private.

I progetti rientranti nella spesa per lo sviluppo possono consistere in:

  • lavori pubblici (come individuati dalla legge 109/1994 e successive modificazioni e integrazioni),
  • incentivi a favore di attività produttive,
  • contributi a favore di soggetti privati, diversi da attività produttive,
  • acquisto o realizzazione di servizi (ad esempio corsi di formazione e progetti di ricerca),
  • acquisto di beni finalizzato allo sviluppo,
  • sottoscrizione iniziale o aumento di capitale sociale (compresi spin off), fondi di rischio o di garanzia.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it