A un anno dall’introduzione dell’articolo 30 del Decreto Legislativo n. 201/2022, l’Anci ha pubblicato un aggiornamento del suo Quaderno operativo, nato per supportare i Comuni e gli enti locali nella complessa ricognizione annuale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.


La normativa richiede a Comuni con oltre 5.000 abitanti, Città metropolitane, Province e altri enti competenti di condurre un’analisi dettagliata delle attività affidate, entro il 31 dicembre di ogni anno.

L’obiettivo del Quaderno

Il Quaderno operativo si propone di fornire un quadro giuridico e pratico utile per adempiere agli obblighi di legge. L’edizione aggiornata include indicazioni basate sulle esperienze accumulate dai Comuni, pareri dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e le informazioni contenute nei documenti pubblicati sul portale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Inoltre, offre uno schema di relazione certificato dall’ANAC come valido per tutti gli enti obbligati, con focus su aspetti finanziari e gestionali.

I requisiti normativi

L’articolo 30 impone agli enti locali di verificare annualmente l’efficienza, la qualità e la sostenibilità economica dei servizi pubblici affidati, valutando il rispetto degli obblighi contrattuali. Questo processo include la misurazione degli indicatori di performance e il controllo sugli affidamenti, sia diretti sia tramite società in house. La relazione finale deve essere aggiornata in parallelo all’analisi delle partecipazioni societarie prevista dall’articolo 20 del Decreto Legislativo n. 175/2016.

Soggetti coinvolti e ambito d’applicazione

L’obbligo riguarda i Comuni con più di 5.000 abitanti, le loro eventuali associazioni, le Città metropolitane e le Province. Sono esclusi, invece, i Comuni più piccoli, che tuttavia devono valutare periodicamente la gestione degli affidamenti in house, giustificandone il mantenimento con criteri economici e di qualità.

È importante sottolineare che l’adempimento riguarda esclusivamente i servizi affidati dagli enti locali stessi. Non rientrano, dunque, quelli gestiti da autorità sovraordinate, come i servizi idrici integrati o il trasporto pubblico locale, che operano su scala più ampia.

Le finalità della ricognizione

L’analisi annuale ha lo scopo di garantire trasparenza, efficienza e razionalità nella gestione dei servizi pubblici locali. Attraverso questa ricognizione, gli enti verificano eventuali inefficienze o necessità di ristrutturazione delle società partecipate, promuovendo un uso responsabile delle risorse pubbliche. Per gli enti che non rispettano le scadenze, sono previste sanzioni amministrative che possono raggiungere i 500.000 euro.

Conclusioni operative

Grazie al supporto del Quaderno operativo aggiornato, i Comuni possono affrontare con maggiore consapevolezza le sfide legate alla gestione dei servizi pubblici locali, adottando misure che ne migliorino l’efficienza e la qualità. La ricognizione non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per ottimizzare l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini, assicurando al contempo il rispetto delle regole e la sostenibilità economica.

Nuovo Quaderno Anci sulla verifica gestionale dei servizi pubblici locali

Qui il documento completo.