È stata comunicata la proroga della scadenza per il Fondo per i piccoli comuni a vocazione artistica: ecco qual è la nuova data.
Per aiutare i piccoli comuni a vocazione artistica in Italia, il Governo ha stanziato dei fondi per la loro valorizzazione.
La scadenza per accedere al Fondo era stata stabilita al 9 settembre 2023, ma è arrivata la proroga.
Ecco fino a quando ci sarà tempo per inviare le domande.
Fondo piccoli comuni a vocazione artistica: proroga della scadenza
Inizialmente la scadenza era fissata al 9 settembre 2003. Ma, dopo l’intervento dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il termine è stato prorogato.
La nuova scadenza sarà alle ore 9.00 del 23 settembre 2023.
Cos’è il Fondo piccoli comuni a vocazione artistica
Il Fondo è stato introdotto dal Decreto interministeriale prot. n°7726 del 14 aprile 2023, recante:
“Disposizioni applicative per le modalità di attuazione e di funzionamento del fondo istituito dall’articolo 1, comma 607 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale”.
L’obiettivo del Fondo è quello di valorizzare i comuni con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come “comuni a vocazione artistica”.
Il contributo servirà ad incentivare gli interventi innovativi nell’ambito dell’accessibilità, della mobilità, della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale.
Quali sono gli interventi possibili
Gli interventi perseguibili sono quelli per
- Accrescere l’accessibilità e la fruizione dell’offerta turistica da parte dei cittadini con disabilità;
- Sostenere la creazione e lo sviluppo di nuovi itinerari e destinazioni turistiche, per valorizzare l’identità territoriale e la vitalità culturale dei piccoli comuni;
- Riqualificare le infrastrutture e le aree oggetto di dissesto idrogeologico;
- Potenziare le forme di mobilità sostenibile (depositi per biciclette, campeggi, turismo via acqua, etc.);
- Creare, produrre e diffondere spettacoli dal vivo e festival;
- Promuovere e sviluppare il turismo locale del settore primario e delle attività artigianali tradizionali;
- Ridurre l’impatto ambientale del turismo;
- Incrementare la sostenibilità ambientale della destinazione turistica.
Come partecipare
Le domande potranno essere inviate mediante la piattaforma informatica del Ministero, appositamente realizzata.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it