programma-biodivercities-comune-di-regalbutoIl Comune di Regalbuto (EN) è stato selezionato dal Joint Research Center tra le 10 città in tutta Europa in cui verranno avviati progetti di ricerca nell’ambito del programma “BiodiverCities”.

Il programma, finanziato dal Parlamento europeo e attuato dal JRC e dalla DG Ambiente, mira a rafforzare la partecipazione della società civile nel processo decisionale e nel disegno delle Politiche Pubbliche, in particolare nella costruzione di visioni di sviluppo sul tema ambientale e del miglioramento della biodiversità in ambito urbano.

Programma “BiodiverCities”: l’esempio del Comune di Regalbuto (EN)

Il progetto proposto da Regalbuto è stato scelto dal JRC tra le dieci città selezionate in tutta Europa. Da Gennaio partirà quindi un processo di pianificazione collaborativa che vedrà partecipi i cittadini per la co-produzione delle politiche pubbliche di tutela della biodiversità.

Il progetto durerà due anni ed avrà l’obiettivo principale di realizzare un piano di sviluppo strategico per il Comune, sarà suddiviso in varie fasi tra cui individuazione, progettazione, implementazione e monitoraggio di azioni pilota in un’ottica integrata di ricucitura delle relazioni tra uomo-società-ambiente.

Il Programma “BiodiverCities” è un progetto nel contesto della strategia dell’UE sulla biodiversità. Mira a rafforzare la partecipazione della società civile al processo decisionale locale e urbano, portando a costruire una visione comune della città verde di domani condivisa tra società civile, scienziati e responsabili politici.

Il progetto raccoglierà esempi pratici di come coinvolgere i cittadini nella costruzione di una visione intorno alla natura urbana, al monitoraggio e alle soluzioni per migliorare la biodiversità urbana. Valuterà anche come le infrastrutture verdi urbane possono essere utilizzate per fornire benefici locali alle persone e alla natura e come possono contribuire a migliorare la biodiversità regionale. BiodiverCities è finanziato da una sovvenzione del Parlamento europeo.

È attuato dal Centro comune di ricerca e dalla DG Ambiente.

 


Fonte: Associazione dei Comuni Virtuosi