problematiche-attuazione-pnrrUna recente elaborazione di Openpolis su dati ministeriali evidenzia quali sono le problematiche principali nell’attuazione del PNRR.


Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è il primo strumento comune con il quale l’Unione europea ha deciso di intervenire all’indomani della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia.

Tra quelli comunitari il Piano italiano è il più grande d’Europa con i suoi 191,5 miliardi di euro e 527 obiettivi da raggiungere: fondi e obiettivi, tuttavia, messi in costante discussione dalla guerra e dagli shock energetici, economici e sociali che ne sono seguiti, e che hanno fatto emergere nuove priorità di cui è necessario tener conto e la conseguente necessità di aggiornare il Piano.

L’ultimo aggiornamento radicale (avvenuto con il benestare dell’UE) è avvenuto pochi giorni fa e riguarda 144 misure.

Si fa presente infatti che l’iniziativa REPowerEU, in ragione delle difficoltà di approvvigionamento di energia sperimentate dall’Unione europea in seguito al conflitto in Ucraina, ha introdotto un nuovo quadro regolatorio che prevede la possibilità di modificare i Piani nazionali di ripresa e resilienza con l’aggiunta di un capitolo dedicato alle nuove azioni volte a porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili russi. Nonostante questi repentini accorgimenti permangono, purtroppo, ancora difficoltà nell’attuazione del Piano.

Ecco le problematiche principali per l’attuazione del PNRR

La fondazione Openpolis ha pertanto fornito un quadro descrittivo delle principali criticità registrate fino a questo momento. I dati elaborati si riferiscono ai dati del dipartimento delle politiche europee basati sulla terza relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che fornisce una fotografia completa dello status quo del PNRR in Italia.

Secondo l’analisi dei problemi attuali le difficoltà principali sono di carattere normativo, amministrativo e gestionale.

Qui di seguito un grafico di riepilogo messo a disposizione sul portale di Openpolis.

pnrr-difficolta-attuazione-grafico

In sintesi la maggior parte delle misure per cui si registrano criticità sono investimenti, per via dell’iter più complesso della loro realizzazione, che coinvolge molteplici aspetti.

Come anticipato prima la debolezza condivisa da più misure (74) è quella legata alle difficoltà normative, amministrative e gestionali. Mentre l’aumento dei costi e/o la scarsità dei materiali riguarda solo 23 investimenti.

Va inoltre precisato che molti investimenti e riforme sono riconducibili a più elementi di debolezza. In particolare, 38 misure ne hanno 2, 11 ne hanno 3 e 2 ne hanno addirittura 4. Mentre sono 67 misure a registrare una sola tra queste difficoltà.

In conclusione, come evidenziato da questi dati, le sfide legate all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza richiedono un approccio strategico e la cooperazione di tutti gli attori coinvolti per superarle con successo.

L’attuazione del PNRR richiederà pertanto ancora un impegno prolungato e sostenuto da parte delle istituzioni, della società civile e del settore privato per affrontare le sfide presenti e guardare con fiducia al futuro.

 

 


Fonte: Openpolis