pnrr-settore-idricoIl PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) con un investimento di oltre 4,3 miliardi di euro, contiene misure di grande portata per il settore idrico.


Migliorare la qualità dell’acqua e garantire la continuità dell’approvvigionamento nelle aree urbane e nelle grandi aree irrigue.

Le sempre più frequenti crisi idriche dovute ai cambiamenti climatici comportano infatti la necessità di rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture primarie per la fornitura di acqua destinata a usi civili, agricoli, industriali e ambientali, in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in tutti i settori e superare la “politica di emergenza”.

PNRR: gli interventi previsti per il settore idrico

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia progetti per il potenziamento, il completamento e la manutenzione straordinaria delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura idrica primaria in tutto il Paese.

Entro settembre 2023 deve essere notificata l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per un totale di 2 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.

Mentre entro marzo 2026 devono essere portati a termine interventi su 25 sistemi idrici complessi con il miglioramento della qualità dell’acqua, l’aumento degli standard di sicurezza, l’ottimizzazione dell’approvvigionamento idrico e la riduzione delle perdite.

Sono solo alcune delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, con un investimento di oltre 4,3 miliardi di euro, contiene quattro misure di grande portata:

  • 2 miliardi di euro per nuove infrastrutture idriche primarie (per esempio nuovi invasi) su tutto il territorio nazionale (l’istruttoria è in corso con l’intesa già acquisita da parte della Conferenza unificata);
  • 900 milioni di euro per la riparazione, la digitalizzazione e il monitoraggio integrato delle reti idriche in modo da diminuire sostanzialmente le perdite di acqua (i primi bandi sono già partiti);
  • oltre 800 milioni di euro per il potenziamento e l’ammodernamento del sistema irriguo nel settore agricolo (bandi in uscita entro fine anno);
  • 600 milioni di euro in investimenti per la depurazione delle acque reflue da riutilizzarsi in agricoltura e manifattura (accordi in corso con le Regioni).

La scheda completa

Potete consultare qui la scheda completa con tutti gli interventi previsti, punto per punto.

 


Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane (tratto da italiadomani.it)