Nell’ambito del Pnrr e delle iniziative destinate all’inclusione sono disponibili gli elenchi aggiornati di Ats (Ambiti Sociali Territoriali) e Comuni ammessi al finanziamento.
Si fa presente che la Missione 5 “Inclusione e coesione”, che registra risorse dal Pnrr pari a 19,81 miliardi di euro, si articola in tre componenti:
- “Politiche per il lavoro“;
- “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore“;
- “Interventi speciali per la coesione territoriale“.
I finanziamenti erogati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in questo caso, si riferiscono alla componente 2, Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore e alla Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”.
L’obiettivo è accelerare il processo di sostegno ai soggetti con particolari difficoltà, fornendo servizi sociali e sanitari domiciliari e di comunità al fine di migliorare l’autonomia delle persone con disabilità.
Pnrr e inclusione, ecco Ats e Comuni ammessi al finanziamento
I nuovi elenchi sono stati deliberati in seguito alla riapertura dei termini dall’Avviso pubblico n. 1/2022, ad esito della seduta congiunta delle Commissioni di valutazione II e III tenutasi lo scorso 20 giugno 2023.
Il bando era stato ampliato per assicurare il raggiungimento della quota di almeno il 40% delle risorse allocabili alle Regioni del Mezzogiorno.
Inoltre, è stato approvato lo scorrimento dell’elenco dei progetti idonei al finanziamento, sulla base dei posti resisi disponibili e delle risorse a disposizione, definendo gli Ambiti Territoriali Sociali e i Comuni ammissibili al finanziamento così come analiticamente riportato nell’Allegato 3 del decreto.
I soggetti che risultano ammissibili al finanziamento hanno poco tempo: devono presentare le schede progetto entro il 14 luglio.
Ogni schesa progetto deve essere compilata per ciascuna linea di sub-investimento utilizzando solo ed esclusivamente l’applicativo gestionale Piattaforma Multifondo nell’ambito del PON Inclusione.
Le modalità operative sono disponibili nell’apposita sezione Amministrazione Trasparente del sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il decreto con gli elenchi
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it