pnrr-comuni-difficoltaUno recente studio curato dalla Fondazione “Con il Sud” evidenzia in quali Comuni incontrerà maggiori difficoltà l’attuazione del PNRR.


La capacità delle Amministrazioni Comunali di erogare servizi e di realizzare investimenti pubblici a vantaggio dei propri residenti dipende da una pluralità di fattori. Fra di essi, assume particolare rilevanza la disponibilità di personale interno alle Amministrazioni, e, per quanto sia possibile misurarla, la sua “qualità”.

Questo tema assume una rilevanza ancora maggiore considerando l’attuazione del PNRR, la conseguente necessità di realizzare cospicui investimenti in un arco di tempo ridotto e la possibilità di attivare nuovi servizi, a valle di questi investimenti, a favore delle comunità.

PNRR: ecco in quali Comuni incontrerà maggiori difficoltà

Secondo il dossier predisposto dal Prof. Gianfranco Viesti dell’Università di Bari per la Fondazione “Con il Sud” si prospettano diverse difficoltà per molti Comuni italiani nella realizzazione delle opere previste dal PNRR.

Ma quali sono i Comuni italiani che presentano le maggiori criticità? Valori  particolarmente di segno negativo si riscontrano in tre comuni campani (nell’ordine Giugliano in Campania, Castellammare
di Stabia e Torre del Greco), a Catanzaro e a Foggia.

Per quanto riguarda le grandi città, ad esempio, i Comuni di Napoli, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Messina, Catania e Trapani versano in condizioni critiche a fronte degli investimenti programmati.

A Napoli e Bari i dipendenti della PA rispetto alla popolazione sono la metà di quelli presenti a Firenze e Bologna. A Palermo e Catania i dipendenti laureati non raggiungono il 50% della media nazionale.

Inoltre tra i primi 10 Comuni meglio attrezzati per la messa a terra del piano non c’è nessun Ente del Sud Italia.

Al contrario, ai primi due posti, troviamo Comuni del Nord come Trieste e Trento. Fra i comuni per i quali l’indice assume i valori più positivi è forte la presenza di quelli dell’Emilia Romagna, province autonome di Trento e Bolzano, ma anche di Veneto, Lombardia e Toscana.

Il testo completo dello studio

Potete consultare qui di seguito il documento completo.

 


Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane (tratto da fondazioneconilsud.it)