metrocubo-smartLa misurazione puntuale dei consumi idrici è ormai considerata un caposaldo della gestione del servizio idrico integrato. Alcuni sistemi consentono di gestirla al meglio e in piena conformità con le regole ARERA.


L’impatto a livello normativo ed esecutivo che ha avuto la Delibera ARERA 218/2016 ha rivoluzionato e cambiato per sempre la misurazione dei consumi idrici e la sua gestione dal lato amministrativo/contabile.

In modo particolare questo provvedimento ha introdotto una serie di nuove regole e di nuovi obblighi e responsabilità per l’ente locale. Nello specifico si tratta di:

  • obblighi di installazione, manutenzione e verifica dei misuratori
  • nuove procedure per la raccolta delle misure (compresa l’autolettura)
  • e infine nuove regole per validazione, stima e ricostruzione dei dati.

La misurazione puntuale dei consumi idrici

Per quanto riguarda la misurazione, le delibera riporta testualmente:

“La presenza di sistemi di misurazione nei punti di ingresso della rete è pre-requisito imprescindibile per poter svolgere il bilancio idrico, esercizio essenziale per la determinazione dell’efficienza idrica della rete medesima ovvero di quanta acqua tale rete è in grado di consegnare all’utenza a fronte di quanta ne riceve”.

Si introduce così per la prima volta con questo documento il concetto di misurazione puntuale: cioè il controllo puntuale della risorsa idrica e generare una tariffazione, dei prezzi insomma, più corretti. Inoltre l’utente stesso potrà così monitorare i propri consumi e raggiungere obiettivi di risparmio economico.

Un corpus di regole che ha cambiato le norme in campo e spinto pubbliche amministrazioni ed enti gestori ad adeguarsi sul versante tecnico e tecnologico.

Per ottemperare al meglio alle prescrizioni normative sulla misurazione puntuale serve pertanto un gestionale semplice, intuitivo ed agile che possa essere d’ausilio  in maniera efficiente ed efficace alle letture dei consumi idrici sul territorio.

Al tempo stesso dovrà facilitare la fatturazione del servizio idrico integrato in sede istituzionale.

Ma quali caratteristiche, nello specifico, dovrà avere questo sistema? Esistono esempi calzanti in tal senso?

L’esempio di MetroCubo Smart

Un ottimo sistema da utilizzare come esempio è quello sviluppato dal gruppo GolemNet e denominato MetroCubo Smart.

Un sistema che consente a tutti gli “attori” della procedura di effettuare la fotolettura dei contatori idrici e di geolocalizzarli. Con pochi e semplici click, attraverso l’utilizzo di un comune Smartphone e dell’APP mobile dedicata.

Il sistema funziona in modo duplice:

  • Da un lato i letturisti abilitati potranno leggere i Tag NFC assegnati alle singole utenze e sarà loro consentito imputare il numero di metri cubi letti, senza effettuare la ricerca anagrafica dell’utenza da registrare.
  • Dall’altro si consente agli utenti, dotati di uno Smartphone Android o IOS, di effettuare l’autolettura dei contatori e di ricevere perciò la fatturazione puntuale dei consumi idrici.

Proprio quest’ultimo rappresenta il vero punto di forza: i consumi sono puntuali ed immediatamente disponibili su Smartphone o altro device con possibilità di errore prossime allo zero.

Inoltre il sistema rappresenta lo strumento ideale per gli addetti ai lavori, per eliminare possibili errori di imputazione ovvero eventuali reclami.

Tutto questo grazie all’ottimizzazione del giro letturista: grazie al GPS di cui è dotato lo Smartphone, l’operatore evidenzierà eventuali disfunzioni nel percorso effettuato, così da apportare i correttivi del caso per le letture del periodo successivo.

Inoltre la visualizzazione su mappa digitale delle utenze permette di evidenziare gli immobili privi, almeno apparentemente, di contatori idrici.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it