italia-obiettivi-sviluppo-sostenibileL’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha presentato il suo Rapporto dedicato ai territori italiani: ecco come il nostro territorio si muove verso gli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030.


Il Rapporto, parte integrante del percorso iniziato con l’adozione dell’Agenda 2030, offre una chiara e dettagliata panoramica sul posizionamento delle Regioni, Province, città metropolitane, aree urbane e Comuni italiani rispetto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Il cuore di questa iniziativa risiede nell’importanza dei territori come attori chiave nella transizione verso la sostenibilità. Regioni, Province e Comuni rappresentano il primo punto di contatto con i cittadini e sono responsabili dei servizi fondamentali offerti alle loro comunità. Essi giocano un ruolo cruciale nei processi di trasformazione verso uno sviluppo sostenibile.

L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Il Rapporto evidenzia la necessità di accelerare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi entro il 2030, sottolineando le parole chiave “accelerazione” e “futuro”. In questo contesto, l’approvazione dell’aggiornamento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) nel settembre di quest’anno rappresenta un passo importante. La nuova Strategia si impegna a migliorare la coerenza delle politiche a livello nazionale e territoriale, promuovendo un modello di governance multilivello.

Il Rapporto sottolinea anche l’importanza di attuare l’Agenda 2030 a livello locale, con ciascuno Stato, incluso l’Italia, impegnato a dotarsi di Piani nazionali di accelerazione entro il 2024. Inoltre, vengono affrontate questioni cruciali, come le politiche di coesione, i rischi naturali e antropici, il cambiamento climatico e la necessità di politiche territoriali mirate.

La valutazione delle performance territoriali

La valutazione delle performance territoriali nel Rapporto si basa su indicatori compositi elaborati dall’ASviS, che forniscono una panoramica delle dinamiche e dei progressi registrati nei territori italiani rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Questi indicatori permettono di valutare sia il posizionamento assoluto di ciascun territorio rispetto alla media nazionale, sia le variazioni nel periodo compreso tra il 2010 e il 2022.

Il Rapporto evidenzia che, nel periodo considerato, l’Italia e i suoi territori non hanno compiuto progressi significativi rispetto agli SDGs, con dinamiche temporali generalmente omogenee tra le diverse ripartizioni del Paese (Nord-ovest, Nord-est, Centro e Mezzogiorno). Sono stati riscontrati avanzamenti notevoli solo su alcuni obiettivi, con il settore della salute ed economia circolare citati come esempi positivi.

Inoltre, emerge una dicotomia tipica tra il Mezzogiorno e le altre ripartizioni, con le Regioni del Mezzogiorno che presentano mediamente valori inferiori alla media nazionale in molti degli SDGs. Il Rapporto sottolinea che le performance territoriali sono state generalmente deludenti, con pochi miglioramenti rilevanti a livello nazionale.

Infine, il Rapporto si conclude con una serie di proposte integrate per attuare politiche mirate a accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello locale. Queste proposte riguardano diversi ambiti, tra cui il governo del territorio, la rigenerazione urbana, le politiche abitative, la decarbonizzazione dei trasporti, i servizi ecosistemici, la qualità dell’aria, le infrastrutture verdi e la prevenzione del dissesto idrogeologico. L’obiettivo di queste proposte è affrontare le sfide evidenziate nella valutazione delle performance territoriali e promuovere azioni concrete per migliorare la sostenibilità a livello locale, contribuendo così al raggiungimento degli SDGs entro il 2030.

Il documento completo

Qui il testo completo del rapporto.

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it