Il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) e la CDP (Cassa Depositi e Prestiti) hanno stipulato una convenzione con nuove risorse a sostegno degli investimenti delle filiere agricole nazionali.
Perfezionata la Convenzione per il lancio del nuovo bando dei contratti di filiera, principale misura del PNRR a favore del comparto agroalimentare.
Ad oggi sono stati circa 350 i contratti stipulati tramite i precedenti bandi con oltre 280 milioni impegnati a favore di oltre 340 imprese attive nel settore
L’obiettivo è sostenere le politiche agroindustriali nazionali e finanziare i programmi d’investimento a favore delle filiere strategiche.
Nello specifico la Convenzione disciplina la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sul “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca” (FRI), nell’ambito del quinto bando promosso dal Ministero a favore dei contratti di filiera nel settore agroalimentare e agro-energetico.
Il totale delle risorse potrà arrivare a un valore complessivo di circa due miliardi.
Investimenti nelle filiere agricole: convenzione Mipaaf-Cdp
L’iniziativa ha l’obiettivo di finanziare i programmi di investimento rivolti alle filiere strategiche operative in ambito multiregionale, che dovranno essere:
- sostenibili sotto il profilo ambientale
- e innovative dal punto vista tecnologico.
I contratti di filiera rappresentano uno strumento istituito nel 2002 e gestito dal MIPAAF per sostenere le politiche agroindustriali nazionali con specifiche finalità per singoli settori quali: agroalimentare, pesca, forestale, floricoltura e florovivaismo.
Infatti l’iniziativa prevede un contributo diretto concesso dal MIPAAF utilizzando fino a circa 800 milioni delle risorse del Fondo Complementare al Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).
A tali risorse si aggiungono i finanziamenti agevolati (tasso fisso dello 0,5% annuo) fino a 600 milioni concessi da CDP a valere sul FRI, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15 anni) erogati dal sistema bancario a condizioni di mercato. Per un totale, appunto, di circa due miliardi.
Gli interventi ammissibili alle agevolazioni riguardano, in particolare, gli investimenti:
- in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole
- nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli
- nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità
- nella promozione dei prodotti agricoli
- e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo.
Potranno, inoltre, essere ammessi alle agevolazioni i programmi con un ammontare di spese compreso tra 4 e 50 milioni, volti a:
- migliorare la relazione organizzativa e commerciale
- l’impatto ambientale
- e la distribuzione del valore lungo la filiera fra i differenti soggetti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it