I beni del FAI: sostegno e salvaguardia del patrimonio culturale del nostro paeseIl FAI nasce dall’esigenza di proteggere la bellezza del nostro Paese, ma anche per dare valore ai beni minori troppo spesso dimenticati.


Storia e mission del FAI

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), nasce nel 1975 per volontà di Giulia Maria Mozzoni Crespi che ne firma l’atto costitutivo e rimane alla guida della Fondazione come Presidente per 35 anni.
Lo scopo principale era quello di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano, seguendo l’esempio del National Trust inglese, tramite diverse strategie operative:

  • Gestione dei beni artistici e ambientali: attività di restauro finalizzate all’apertura al pubblico e valorizzazione dei siti con la creazione di un calendario di eventi ed attività per tutte le fasce di età;
  • Attività di sensibilizzazione verso il valore del patrimonio con la promozione di campagne di comunicazione nazionali volte a fra conoscere i luoghi meno noti e tramite attività educative dedicate alle scuole;
  • Protezione del paesaggio a rischio raccogliendo le istanze delle comunità locali e inoltrando segnalazioni alle istituzioni.

Nel corso degli anni, l’attività si è diversificata rispetto alla mission iniziale; il FAI continua a prendersi cura dei luoghi che gli vengono affidati tramite lasciti o donazioni, ma si occupa anche di promuovere la conoscenza di beni particolari durante le giornate FAI d’autunno e di primavera dedicate alle aperture straordinarie di alcuni siti, generalmente inaccessibili.

Attraverso il censimento “I Luoghi del Cuore”, giunto alla 10° edizione, la fondazione si occupa inoltre di segnalare alle Istituzioni i beni votati dai cittadini, che necessitano di attenzione sotto il profilo della tutela e gestione.

Infine, per ampliare l’offerta e stimolare le visite ai siti e la partecipazione agli eventi culturali, il FAI ha sottoscritto diverse convenzioni riservate agli iscritti per ingressi scontati presso moltissimi istituti culturali, come gallerie, teatri, dimore storiche, musei e così via.

I beni tutelati

Sono ormai 68 i luoghi affidati alla gestione del FAI, di cui 52 sono aperti al pubblico gratuitamente per gli iscritti. I beni gestiti a livello istituzionale si dividono in tre categorie:

  • Aperti al pubblico: tutti i beni, storico-artistici o paesaggistici, di proprietà del FAI o ricevuti in concessione da un Ente Pubblico o in comodato da un privato, regolarmente aperti al pubblico secondo gli orari indicati.
  • In restauro: tutti i beni storico-artistici e paesaggistici di proprietà del FAI o ricevuti in concessione da un Ente Pubblico o in comodato da un privato, in fase di restauro o mantenimento e quindi attualmente non visitabili.
  • Tutelati: tutti i beni, principalmente di tipo paesaggistico, di proprietà del FAI che si possono visitare senza pagare un biglietto di ingresso

A questi si aggiungono i beni patrocinati, prevalentemente paesaggistici, che appartengono ad altre fondazioni o società private con cui il FAI ha stilato un accordo per la tutela e valorizzazione del bene stesso.
In ultimo, i beni promossi, ovvero monumenti, siti archeologici, giardini di cui i volontari attivi presso le delegazioni FAI si prendono cura, in accordo con la proprietà, nello spirito dell’art. 118 della Costituzione italiana.

Le iniziative del FAI per l’estate

Tutti i beni gestiti dal FAI restano aperti durante l’estate, Agosto compreso, con un ricco calendario di eventi che si svolgono soprattutto nelle ore serali, grazie all’iniziativa Sere FAI d’estate, che coinvolge 28 siti in 15 regioni, dal nord al sud del nostro Paese.

Grazie al prolungamento dell’orario di apertura, è possibile accogliere più persone in tutta sicurezza, offrendo loro di proseguire la visita fin dopo il tramonto e di godere così di iniziative speciali.

Un palinsesto di circa 300 serate, dal tramonto a mezzanotte, che rispecchia il crescente impegno del FAI nella diffusione di una “cultura della natura”.
L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza del patrimonio verde, dalla botanica alla storia dei giardini e del paesaggio rurale italiano.
Tra le iniziative previste, passeggiate nel verde ed esplorazioni guidate per imparare a riconoscere alberi, insetti e animali, ascoltando i suoni della natura.
E poi picnic al tramonto e aperitivi all’ombra di alberi centenari, cene romantiche, concerti al chiaro di luna, lezioni di astronomia, visite guidate a tema, incontri e conferenze culturali ma anche trekking e passeggiate guidate.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it