Disponibili le FAQ aggiornate, curate dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, in materia di Green Communities.
Ecco le le FAQ aggiornate, dal sito del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, relative all‘Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la realizzazione di piani di sviluppo di Green Communities.
I piani di sviluppo sono finanziati nell’ambito del PNRR, Missione 2 – Rivoluzione verde e Transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile (M2C1), Investimento 3.2 Green Communities, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
Ricordiamo che il progetto sperimentale delle cosiddette “Green Communities“, prevede incentivare comunità locali costituite da territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato tutte le risorse principali di cui dispongono.
Maggiori informazioni sono disponibili qui.
Alcune delle FAQ
Presentiamo qui di seguito, a titolo esemplificativo, alcune delle FAQ sulle Green Communities. Per tutte le FAQ rimandiamo al link al file alla fine dell’articolo.
Chi può partecipare all’Avviso Green Communities?
All’avviso può partecipare una pluralità di Comuni aggregati nelle forme e modalità previste dall’art. 4 comma 1 dell’avviso stesso.
Sono ammissibili anche le domande presentate da aggregati composti da Unioni di Comuni ed altri Comuni confinanti sotto la forma della Convenzione ex art. 30 T.U.E.L..
Non sono invece ammissibili le domande presentate da Consorzi di Sviluppo Industriale ex art. 36 l. 317/1991, Consorzi di Bonifica, o Società partecipate da Enti Locali e qualsiasi altro Ente pubblico diverso dalle suddette aggregazioni di Comuni.
Quale soggetto dell’aggregazione deve presentare la domanda di finanziamento?
La domanda viene presentata dal rappresentante legale individuato dall’Atto Costitutivo dell’aggregazione ovvero dal Comune capofila individuato nella convenzione.
La graduatoria delle proposte finanziabili è regionale?
Sì, secondo il disposto dell’art. 8 commi 5 e 6 dell’avviso.
Il cofinanziamento è obbligatorio? In cosa consiste il co–finanziamento?
Il cofinanziamento non è obbligatorio. Fermo restando il rispetto del divieto di doppio finanziamento, per cofinanziamento si intende l’impegno da parte dell’ente che vuole contribuire alle spese del progetto (Regione, Comune, Ente pubblico, Fondazione, altri soggetti anche privati), formalizzato – ad esempio – attraverso accordo tra enti, delibera di giunta regionale, atto deliberativo dell’ente medesimo.
Cosa deve intendersi per energia da fonti rinnovabili? È compreso il fotovoltaico?
Per “energia da fonti rinnovabili” oppure “energia rinnovabile” si intende “energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare (solare termico e fotovoltaico) e geotermica, energia dell’ambiente, energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina, energia idraulica, biomassa, […] biogas;” secondo il disposto di cui all’art. 2 comma 1 della Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio, attuata con D.Lgs. 8 novembre 2021 n. 199.
Pertanto, è da intendersi compreso anche il fotovoltaico, essendo l’elenco inserito all’art. 1 lett. c dell’avviso meramente esemplificativo e non esaustivo.
Il documento completo con tutte le FAQ
Potete consultare qui il documento completo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it