La proposta dell’Ordine degli Attuari al Governo: una task force per i rischi sistemici, quelli che minacciano interi settori dell’economia, collettività, Paesi e governi.
La proposta è emersa durante l’evento organizzato per celebrare l’ottantesimo anniversario dell’Ordine professionale, dal titolo “80 anni dell’Ordine degli attuari, un lunga storia proiettata nel futuro“.
Valutatori dell’incertezza per professione, gli attuari mettono a disposizione del Paese la loro competenza nelle tecniche statistico-probabilistiche la gestione preventiva di questi grandi rischi.
Governo Meloni: Ordine degli Attuari chiede task force per rischi sistemici
Gli attuari chiedono dunque al nuovo governo Meloni la costituzione di una task force per i rischi sistemici, quelli che minacciano interi settori dell’economia, collettività, Paesi, governi: invecchiamento demografico, pandemie, catastrofi, guerre, danni ambientali, cambiamenti climatici.
Così l’orizzonte della professione attuariale – storicamente legata alle attività assicurative e previdenziali – continua ad allargarsi: dal rischio aziendale ai fondi sanitari, dalla valutazione dei riscatti alla scoperta delle frodi con la data science e l’intelligenza artificiale nel business assicurativo, dai rischi legati al clima e alle catastrofi naturali sino al cyber risk.
Inoltre la categoria lavora già su nuove competenze e responsabilità in campi più vasti, candidandosi anche per un contributo sempre maggiore al welfare e allo sviluppo sociale.
Tiziana Tafaro, presedente del Consiglio dell’Ordine degli Attuari, ha pertanto annunciato: “Nei prossimi giorni invieremo al governo Meloni la proposta di costituire, con spirito di servizio, una task force dedicata ai rischi sistemici, che, senza il contributo dell’attuario, non potranno avere una gestione tecnico-scientifica ed efficiente.”
Roberta D’Ascenzi, presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale Attuari, ha affermato che “le nuove sfide che l’attuario sta portando avanti per il Paese sono possibili anche grazie a un numero di iscritti sempre in aumento, alla presenza di molti giovani (più del 50% degli iscritti ha meno di 45 anni) e a competenze che continuano ad ampliarsi anche grazie a una formazione tecnica allineata allo sviluppo della società.”
Oltre a Tiziana Tafaro, Presidente del Consiglio Nazionale Attuari, e a Roberta D’Ascenzi, Presidente del consiglio dell’Ordine Nazionale Attuari, sono intervenuti: Savino Di Pasquale, Giovanni Sammartini, Luigi Di Falco e Salvatore Forte dell’Ordine degli Attuari; Giampaolo Crenca, Presidente ISOA e vicepresidente dell’AAE (Associazione Attuariale Europea); Roseanne Harris, President dell’IAA (International Actuarial Association): Lutz Wilhelmy, Chairperson AAE; Adriano De Matteis, Managing Director di RGA Southern Continental Europa; Luigi Ballanti Direttore, Generale Mefop; Maria Bianca Farina, Presidente ANIA.
In prospettiva gli attuari si preparano ad entrare nel marketing strategico (analisi e studio dei bisogni dei clienti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale), nel project management (individuazione e controllo dei rischi connessi a un progetto), nella pianificazione strategica (valutazione della situazione rischi e solvibilità delle attività non finanziarie), nella misurazione dei rischi e delle necessità di capitale per la solvibilità di attività commerciali e della pubblica amministrazione, nei rischi relativi alla governance. Si tratta delle linee di sviluppo professionale cui gli attuari lavorano anche con le proprie associazioni internazionali: AAE (europea) e IAA (mondiale)
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it