La neodelegata Anci alle Pari Opportunità e sindaca di Perugia interviene per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2024.


Finché solo una donna sarà perseguitata in quanto donna il nostro lavoro non potrà avere fine. La violenza di genere è un tema di diritti umani fondamentali negati e non un fatto privato”. Lo afferma Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e neodelegata Anci alle Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La violenza di genere, un continuum che va dalla violenza verbale a quella psicologica, economica e fisica, parte dai pregiudizi sessisti, dalla sopraffazione, dal controllo, dall’isolamento, da secoli di oppressione ed esclusione delle donne, è profondamente radicata nei nostri modelli culturali”, sottolinea la sindaca di Perugia.

Per la delegata Anci. “se continuiamo a credere che il femminicidio e la violenza siano eventi di cronaca rispetto a cui non possiamo fare niente, continuiamo a perpetrare una narrazione deresponsabilizzante. Al contrario, dobbiamo riconoscere che per estirpare la violenza di genere dobbiamo estirparla nella nostra cultura, nei nostri gesti quotidiani”.

Per questo – conclude Ferdinandi – il nostro primo impegno contro la violenza di genere sarà promuovere l’educazione alla parità di genere. Siamo convinti che nelle scuole debbano entrare l’educazione affettiva e sessuale. Siamo altrettanto sicuri di dover fare un enorme lavoro per ridurre il gender gap nei salari, visto che nel nostro Paese le donne hanno un salario più basso del 30% rispetto ai colleghi uomini”.