bandi-agrisolare-cascine-stalleNuove opportunità di finanziamento in arrivo dal PNRR per incentivare il cosiddetto “Parco Agrisolare”: bandi destinati a cascine e stalle di tutta Italia.


È in dirittura d’arrivo, nel rispetto delle scadenze fissate al primo trimestre 2022 per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il bando per accedere ai finanziamenti della misura ‘Parco Agrisolare’.

L’intervento prevede, infatti, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, puntando a raggiungere l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW, contribuendo così ad aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica del settore.

Una volta inviate, le domande del bando – fa sapere il ministero dell’Agricoltura – saranno poi gestite dal Gestore servizio elettrico indicato dal Mipaaf quale attuatore della linea di intervento Pnrr, con cui si sta predisponendo una convenzione ’pubblico-pubblico che consentirà di avviare subito le operazioni di attuazione dei programmi fotovoltaici le cui domande avranno ricevuto parere favorevole.

Soddisfazione da parte di Coldiretti

L’annuncio dei bandi per accedere a 1,5 miliardi di finanziamenti per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine, senza il consumo di suolo, è una prima importante risposta alla nostra mobilitazione a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori”.

Questo è quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’apprezzare l’annuncio del Ministro delle Politiche Stefano Patuanelli della firma del decreto dei bandi per il progetto nell’ambito del Pnrr.

Una opportunità – sottolinea Prandini – che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile.

Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – conclude Prandini – per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti.”

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it