Nell’ambito dell’emergenza maltempo in Emilia-Romagna, l’attività di monitoraggio dei territori colpiti si avvale anche di tecnologie satellitari.
Dati e immagini satellitari sono uno strumento fondamentale a supporto delle attività emergenziali: il Dipartimento della Protezione Civile ha pertanto deciso di implementare gli strumenti di monitoraggio per i fenomeni di maltempo, per migliorare il pronto intervento e ottimizzare la prevenzione delle situazioni di rischio.
Scopriamone di più.
Emergenza maltempo: tecnologie satellitari per il monitoraggio del territorio
Dal 16 maggio 2023, su input del Dipartimento della Protezione Civile, la costellazione satellitare COSMO-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana ha iniziato a raccogliere dati e immagini dei territori interessati secondo un piano di acquisizione definito quotidianamente in base all’evolversi dello scenario.
Parallelamente Fondazione CIMA, centro di competenza del Dipartimento, ha avviato le elaborazioni necessarie all’individuazione delle aree allagate. Queste mappe forniscono informazioni ad alta risoluzione (5 m) su una vasta area della regione colpita.
Con l’obiettivo di acquisire mappe molto dettagliate su aree di specifico interesse, con risoluzioni fino a 0,5 m, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato il JRC, il Centro di ricerca della Commissione Europea.
La possibilità di acquisire immagini sia di giorno sia di notte e a risoluzioni diverse è particolarmente importante perché consente di raccogliere informazioni utili e tra loro complementari per le diverse aree allagate: urbane, rurali e coperte da vegetazione.
In questi giorni con il JRC è in corso anche la pianificazione per l’utilizzo di droni e di sensori specifici per il monitoraggio delle frane.
Tutte le attività nelle aree colpite dall’emergenza sono condotte in stretto raccordo con la Regione Emilia-Romagna.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it