divieto-fumo-sigarette-elettronicheLo prevede una bozza con le nuove restrizioni, già annunciate dal ministro della Salute Schillaci: in arrivo la stretta anche per le sigarette elettroniche, colpite anch’esse dal divieto di fumo all’aperto.


In arrivo dunque una nuova stretta contro il fumo da sigaretta ma anche contro le e-cig ed i prodotti da tabacco riscaldato.

La decisione è quasi pronta: tutto è già stato messo nero su bianco all’interno di una bozza con i nuovi divieti già annunciati dal ministro della Salute, Schillaci.

Il testo come anticipato dal quotidiano La Stampa sarebbe dunque già pronto.

Divieto di fumo: anche per le sigarette elettroniche

Questa nuova disciplina corregge la normativa sulle sigarette elettroniche, che al momento prevede, secondo la legge n. 128 dell’8 novembre 2013, l’eliminazione del divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici.

Allo stato attuale, infatti, le cosiddette Iqos non sono affatto regolamentate, pur producendo fumo vero e proprio che non si dissolve nell’aria come il vapore delle sigarette elettroniche.

Ma cosa cambierà con la nuova normativa?

In sintesi questi sono i punti principali su cui verte il testo riformato:

  • stop al fumo nei dehors, alle fermate dei mezzi pubblici e anche nei parchi se sono presenti bambini e donne incinte
  • divieto ai tavoli esterni dei locali se non muniti di aree fumatori
  • eliminate le sale fumatori negli aeroporti.

In pratica si tratta di una guerra generalizzata del Governo Meloni al fumo, in tutte le sue forme.

La nuova stretta sarà insomma “totale” e si applicherà anche a e-cig e simili che, secondo l’Istat, ha visto un aumento di consumatori: dagli 800mila del 2014 al milione e mezzo del 2021, soprattutto giovani e giovanissimi.

Ulteriore stretta in arrivo infine anche per la pubblicità delle sigarette elettroniche di vario tipo, per le quali varranno i paletti, decisamente molto rigidi, già imposti ai prodotti da fumo tradizionali, per i quali è vietata qualsiasi forma pubblicitaria diretta e indiretta.

 


Fonte: articolo di Giusy Pappalardo