Demolizione delle opere abusive, contributi ai Comuni: partita la quarta campagna, scadenza delle domande il 2 giugno.
È stata avviata la quarta campagna per la concessione di contributi ai Comuni per la demolizione delle opere abusive.
L’iniziativa conferma la volontà del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) di contrastare l’abusivismo edilizio, passo propedeutico e indispensabile per la riqualificazione del territorio, in collaborazione con gli Enti locali.
Contributi ai Comuni per demolizione opere abusive
Fino alle ore 12 del 2 giugno sarà attiva la piattaforma online, utilizzata già per le precedenti campagne, attraverso la quale i Comuni potranno presentare domanda registrandosi alla pagina web https://fondodemolizioni.mit.gov.it.
Le risorse stanziate per le operazioni di demolizione ammontano complessivamente a 11 milioni di euro per il 2022.
Come previsto dal Decreto interministeriale n. 254 del 23 giugno 2020, che disciplina i criteri per la loro ripartizione, i contributi riguardano interventi ancora da eseguire e sono concessi a copertura del 50% dei costi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e per i quali sia stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione.
Ciascun Comune può compilare e inviare una sola istanza. Ciascuna istanza può essere composta da più schede, una per ogni intervento proposto, individuata da un identificativo.
La graduatoria, che riguarderà i singoli interventi, applica i criteri:
- finanziamento di almeno un intervento per Regione;
- la volumetria degli interventi proposti;
- in caso di insufficienza di fondi, l’ordine cronologico di presentazione delle istanze (fa fede la data di invio della PEC).
Terminata la campagna, all’esito dell’istruttoria delle domande pervenute, il Ministro Enrico Giovannini firmerà il decreto di assegnazione dei fondi ai Comuni beneficiari.
Documenti utili
Qui di seguito i documenti utili per la compilazione della domanda:
Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane (tratto da fondodemolizioni.mit.gov.it)
