Disponibile il documento che presenta i nuovi orientamenti della Commissione europea sugli Appalti per l’Innovazione.
Con la Comunicazione pubblicata lo scorso 6 luglio 2021 sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (2021/C 267/01), la Commissione europea ha fornito orientamenti pratici in materia di appalti pubblici nel settore dell’innovazione offrendo indicazioni a beneficio di pubbliche amministrazioni ed operatori economici.
Proprio in questo particolare momento storico la Commissione europea, ha tracciato il solco a beneficio del settore pubblico-privato chiamato a cogliere le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Appalti per l’innovazione: gli orientamenti della Commissione UE
Gli appalti per l’innovazione possono migliorare la ripresa economica dell’UE dopo la crisi della COVID-19 con investimenti pubblici migliori. Si tratta di uno strumento importante per promuovere la trasformazione della nostra economia verso un’economia verde e digitale. Adottato nel contesto della comunicazione «Una nuova agenda europea per la ricerca e l’innovazione — l’opportunità per l’Europa di plasmare il proprio futuro» e del contributo al pranzo informale dei leader tenutosi a Sofia il 16 maggio 2018, il presente documento di orientamento è aggiornato in seguito all’adozione della strategia europea per le PMI e della strategia industriale, nonché del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Esso mira a sostenere gli acquirenti pubblici affinché possano contribuire meglio alla ripresa economica, alla duplice transizione verde e digitale e alla resilienza dell’UE.
I presenti orientamenti illustrano in modo conciso gli aspetti fondamentali degli appalti per l’innovazione: perché sono importanti, chi nutre interesse in merito e in che modo possono essere eseguiti.
La sintesi del documento
Il presente documento rispecchia le risposte ricevute nell’ambito di una consultazione pubblica preliminare. Il grado di dettaglio è stato deliberatamente scelto:
- per raggiungere un pubblico di professionisti quanto più vasto possibile (acquirenti, responsabili delle politiche e fornitori)
- e per suscitare l’interesse di coloro che non hanno mai riflettuto sull’argomento, che non si sono mai sentiti coinvolti. Anche i lettori più esperti troveranno esempi e riferimenti utili in merito alle recenti iniziative.
Le direttive del 2014 sugli appalti pubblici hanno adeguato la normativa sugli appalti pubblici alle esigenze degli acquirenti pubblici e degli operatori economici derivanti:
- dagli sviluppi tecnologici
- dalle tendenze economiche
- e dalla maggiore attenzione rivolta dalla società alla sostenibilità della spesa pubblica.
Gli appalti per l’innovazione offrono opportunità non sfruttate per le start-up e lo sviluppo di soluzioni innovative. Come sottolineato dalla Commissione nella strategia per le PMI e nel piano d’azione dell’UE sui diritti di proprietà intellettuale di recente adozione.
Le norme in materia di Appalti
Le norme sugli appalti pubblici non si concentrano più soltanto sul «come acquistare», ma promuovono anche il «cosa acquistare», senza tuttavia dare disposizioni in merito.
L’obiettivo di spendere bene il denaro dei contribuenti sta acquisendo sempre più rilevanza rispetto alla mera necessità di soddisfare le esigenze primarie degli organismi pubblici.
In occasione di ogni acquisto pubblico, l’opinione pubblica è giustamente interessata a sapere se la soluzione oggetto dell’appalto sia non solo conforme a livello formale, ma anche in grado di generare il miglior valore aggiunto in termini ambientali, di qualità, di efficienza economica e di impatto sociale, e se offra opportunità per il mercato dei fornitori.
Gli appalti per l’innovazione rispondono a tutte le questioni summenzionate: permettono infatti il ricorso a soluzioni di maggiore qualità ed efficienza a favore di benefici ambientali e sociali, una migliore efficacia in termini di costi; e nuove opportunità commerciali per le imprese.
Inoltre i presenti orientamenti vanno letti unitamente alle linee guida della Commissione del 2019 sulla partecipazione di offerenti e beni di paesi terzi al mercato degli appalti dell’UE. Che trattano anche gli appalti strategici e per l’innovazione, e fornisce agli acquirenti pubblici consigli pratici su come gestire la partecipazione di paesi terzi ai loro appalti pubblici.
La struttura del documento
Il presente documento è strutturato come segue:
Nel Capitolo 1 illustra il concetto di «appalti per l’innovazione», la sua dimensione globale e il valore aggiunto.
A seguire, nel Capitolo 2 si definisce il quadro strategico necessario a rendere decisivo il ricorso agli appalti per l’innovazione.
Poi nel Capitolo 3 si chiarisce in che modo aprire le porte degli appalti pubblici agli innovatori, tra cui le start-up e le PMI innovative.
Il Capitolo 4 descrive come mettere in atto le procedure di appalto pubblico per modernizzare i servizi pubblici tramite soluzioni innovative e creare crescita e posti di lavoro, in particolare per quanto riguarda la gestione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI).
Infine il Capitolo 5 fa riferimento a determinati criteri che gli appalti per l’innovazione devono soddisfare per evitare la concessione di aiuti di Stato a un fornitore.
Allegati forniscono agli acquirenti informazioni pratiche sui DPI e strumenti per aiutarli a organizzare riunioni con i fornitori:
- i funzionari responsabili degli appalti pubblici;
- gli utenti finali che beneficiano delle soluzioni oggetto dell’appalto;
- i decisori e i responsabili delle politiche, il cui contributo è fondamentale per la creazione di condizioni favorevoli;
- e i fornitori, i quali possono così apprendere come essere più competitivi negli appalti pubblici presentando le loro soluzioni innovative.
Il testo del documento
A questo link potete consultare il testo completo del documento.
Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane