cassa-depositi-prestiti-prestito-green-paAl fine di incentivare sempre più gli investimenti che rispondono a obiettivi di sviluppo sostenibile, Cassa Depositi e Prestiti ha presentato il nuovo “Prestito green” rivolto agli enti locali e agli enti pubblici non territoriali.


L’obiettivo è quello di sostenere gli investimenti degli enti pubblici che prevedono impatti positivi ambientali e sociali con un sensibile risparmio economico per gli enti stessi.

Un’evoluzione importante che coinvolge tutto il business e che ha portato all’individuazione di un nuovo modello di concessione e gestione dei finanziamenti, rivolto a enti locali, enti pubblici non territoriali e Regioni.

Il nuovo modello è strettamente legato all’impatto non solo economico, ma anche sociale e ambientale.

Scopriamo di cosa si tratta nello specifico.

Cassa Depositi e Prestiti: nuovo “Prestito green” per le PA

La Pubblica amministrazione rappresenta per Cassa Depositi e Prestiti un settore chiave per lo sviluppo del Paese e dei territori. Attualmente il portafoglio include oltre 81 miliardi di euro di finanziamenti concessi nel corso degli anni; solamente nel 2022 CDP ha sostenuto oltre 3.100 enti con 5,5 miliardi.

In cosa consiste il nuovo “Prestito green”?

Si tratta di un finanziamento con tassi di interesse più favorevoli, realizzato grazie alla provvista della Banca Europea per gli Investimenti per 200 milioni di euro. L’obiettivo del nuovo prodotto è quello di sostenere gli investimenti degli enti pubblici che prevedono impatti positivi ambientali e sociali con un sensibile risparmio economico per gli enti stessi.

Gli investimenti sono indirizzati rincipalmente agli ambiti dell’edilizia scolastica e pubblica, mobilità ciclistica, energie rinnovabili, rimboschimento, trattamento rifiuti, trasporto pubblico su strada. Sarà possibile richiedere finanziamenti con un importo minimo per progetto pari a 40 mila euro e un importo massimo di 25 milioni di euro a tassi d’interesse agevolati.

Per ogni progetto finanziato, verranno chieste informazioni aggiuntive che consentiranno di analizzare le operazioni in relazione ad ambiti e settori specifici di intervento attraverso un processo automatizzato. Questo permetterà di valutare al meglio l’efficacia degli investimenti e di avere una fotografia delle attività virtuose per i territori in termini d’impatto (per esempio miglioramento della qualità della vita dei cittadini e dei servizi pubblici essenziali per le comunità locali).

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it