case-a-1-euro-sambuca-di-siciliaCase a 1 Euro a Sambuca di Sicilia: il borgo rinasce anche per merito delle ristrutturazioni agevolate promosse dal piccolo Comune siciliano.


Ristrutturare casa anche grazie ad un piano di agevolazioni sui tributi comunali per il recupero delle facciate e degli altri manufatti esterni degli immobili che si trovano in centro. A proporre questa buona pratica è il Comune di Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento.

Case a 1 Euro a Sambuca di Sicilia (AG)

Le case del centro storico, in vendita ad 1 euro, presto potranno essere restaurate dai proprietari grazie a delle agevolazioni. Secondo quanto riportato sulle colonne del quotidiano “Il giornale di Sicilia”, per coloro che intendono restaurare potranno usufruire del 50 di detrazioni fiscali dello stato. Tradotto il proprietario che ristruttura non dovrà versare i tributi comunali. Una buona occasione per far girare l’economia del paese eletto “Borgo dei Borghi” nel 2016.

All’interno dell’iniziativa “Case a 1 euro” vengono messe in vendita abitazioni di proprietà del Comune  e, inoltre, sono previste alcune regole se si vuole acquistare la casa: versare un deposito cauzionale di 5mila euro, che sarà restituito al termine delle opere di riqualificazione, e ristrutturare partendo da una spesa di 15mila euro.

Addirittura sulla pagina Facebook del Comune è stato pubblicato un avviso per dare risposte più chiare alle migliaia di richieste. Lì viene spiegato che tutte quelle giunte al comune via mail “concorrono a formare un database di manifestazioni di interesse  – e poi aggiungono – è consigliabile far pervenire le richieste alla mail dedicata al progetto: case1euro@comune.sambucadisicilia.ag.it”.

La cittadina oltre ad essere inclusa nel club de I borghi più belli d’Italia, l’associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l’armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini, fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, dell’Unione dei comuni Terre Sicane, del distretto turistico regionale “Vini & Sapori di Sicilia” e dell’Associazione Città del Bio – Cultura del territorio.

Di origini arabe, per distinguerla dal comune omonimo toscano, nel 1864 venne aggiunto “Zabut” dal nome dell’antico castello così denominato dall’emiro Al Zabut; ma nel 1923 assunse la denominazione attuale.