Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) ha elaborato un interessante documento allegato al DEF (Documento Economia e Finanza) 2023: ecco quali sono le novità emerse.
Promuovere la riduzione del fabbisogno energetico negli edifici e l’incremento dell’utilizzo di tecnologie basso emissive. L’indirizzo è contenuto in nell’Allegato al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2023 prodotto dal MASE.
L’articolo 10, comma 9, della Legge n. 196 del 31 dicembre 2009, modificato dall’articolo 2, comma 2, della legge n. 39 del 7 aprile 2011, stabilisce che “in allegato al DEF è presentato un documento, predisposto dal Ministro dell’Ambiente, sentiti gli altri Ministri interessati, sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, in coerenza con gli obblighi internazionali assunti dall’Italia in sede europea ed internazionale, e sui relativi indirizzi”.
Ecco quali sono le novità inserite all’interno di questo documento.
Le novità contenute nell’allegato al DEF 2023 del MASE
Nella relazione, presentata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, si legge a pagina 33 che, al fine di conseguire gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), “sarà necessario incrementare gli sforzi rispetto alle misure vigenti al 2021 sia nel settore trasporti, principalmente riducendo la domanda di mobilità privata e favorendo lo switch modale di persone e merci (da gomma a ferro e nave), sia nel settore civile, come già previsto dalla Strategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale (STREPIN) pubblicata nel 2021, promuovendo la riduzione del fabbisogno energetico negli edifici e l’incremento dell’utilizzo di tecnologie basso emissive”.
La relazione ricorda inoltra che, poiché per i settori assoggettati alla direttiva ETS i relativi obiettivi sono
direttamente applicati in virtù del meccanismo di assegnazione delle quote di emissione, il controllo sul
raggiungimento degli obiettivi nazionali si riduce a verificare il rispetto degli obiettivi definiti dalla decisione
“Effort Sharing” per i settori economici non-ETS (trasporti, civile, piccola industria, agricoltura e rifiuti).
La stessa relazione ricorda che il consuntivo delle emissioni nazionali di gas ad effetto serra per gli anni
2013-2020 è stato comunicato alla Commissione europea il 15 marzo 2022 e che con tale comunicazione si
è chiuso il periodo 2013-2020 e la relativa verifica del rispetto dei target emissivi.
Tali dati confermano, come evidenziato dalla relazione, che “la piena attuazione degli impegni assunti
dall’Italia ha consentito di ottenere riduzioni di emissioni superiori a quelle necessarie per adempiere
agli obiettivi della Decisione Effort Sharing” per ognuno degli anni del periodo considerato.
Il testo completo del documento
Potete consultare qui di seguito il documento completo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it