accoglienza-cittadini-ucraini-analisi-ordinanze-protezione-civileNel suo ultimo videocommento il dottor Simone Chiarelli fornisce una puntuale analisi delle Ordinanze di Protezione Civile dedicate all’accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra.


Ricordiamo che la Protezione Civile ha definito le disposizioni per la gestione sul territorio italiano dell’accoglienza, del soccorso e dell’assistenza alla popolazione in arrivo dall’Ucraina in conseguenza della crisi in corso.

In particolare le Regioni e le Province Autonome provvedono a organizzare:

  • la logistica per il trasporto delle persone, anche mediante mezzi speciali
  • le sistemazioni alloggiative e assistenziali per le persone che arrivino in Italia dall’Ucraina o vi transitino con altra destinazione in aggiunta a quanto già individuato dalle Prefetture-Uffici territoriali di Governo
  • l’assistenza sanitaria
  • l’assistenza delle persone che dall’Ucraina arrivano al confine italiano.

Le Prefetture – Uffici territoriali di Governo, in raccordo con le Regioni e le Province Autonome, si occupano dell’accoglienza dei cittadini ucraini giunti in Italia mediante la rete dei centri di accoglienza e il Sistema di accoglienza e integrazione già istituiti. Inoltre, in caso di massiccio afflusso o di particolari criticità, possono provvedere a reperire ulteriori strutture ricettive. Le Prefetture possono, nell’ambito delle forme di coordinamento previste, rappresentare ulteriori specifiche esigenze alle Regioni e Province Autonome per l’alloggio temporaneo e l’assistenza ai cittadini ucraini.

Potete scaricare il testo di tutte le ordinanze a questo link.

Accoglienza cittadini ucraini: analisi delle Ordinanze di Protezione Civile

Per analizzare le ordinanze Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video.

Potete guardare il videocommento nel player qui di seguito.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli