Oggi le aziende necessitano di ammodernarsi, per poter entrare nel gioco della competizione. Una realtà testimoniata dal successo dei competitor europei: società da tempo rivoluzionatesi abbracciando il digitale.
Nel nostro Paese, questo è un fattore giovane e in rampa di lancio: una ghiotta possibilità offerta – tra l’altro – da alcune politiche statali favorevoli alla digitalizzazione delle aziende. Stiamo parlando del bando 2017 per l’assegnazione dei voucher per la digitalizzazione delle PMI: ovvero un finanziamento a fondo perduto, che consentirebbe alle imprese di sgravare i costi relativi all’informatizzazione della propria struttura. Ma di cosa si tratta, quali sono i requisiti e qual è la situazione attuale in Italia e in Europa?
Bando 2017 per la digitalizzazione: di cosa si tratta?
A breve verrà pubblicato il bando 2017 relativo alla digitalizzazione delle PMI: il suddetto potrà contare su un fondo di 100 milioni di euro, come già ampiamente previsto dal Decreto Destinazione Italia. Questo fondo verrà aperto alle piccole e medie aziende vincitrici del bando. E verrà erogato tramite voucher: i suddetti potranno essere di massimo 10mila euro per PMI. Inoltre, potranno essere spesi solo in settori relativi alla digitalizzazione e all’informatizzazione dei comparti aziendali. Questi sforzi vanno di pari passo con la strategia delle offerte internet degli operatori telefonici come Linkem, che propongono dei piani Business per le aziende intenzionate a digitalizzarsi.
Questo perché Internet rientra, ovviamente, all’interno delle spese concesse dai voucher per la digitalizzazione, insieme all’acquisto di computer e di software, o al pagamento di consulenze sul digitale. Ma quali sono i requisiti per accedere al suddetto bando? Bisogna nello specifico definire e presentare un progetto di digitalizzazione dell’impresa: progetto che verrà poi esaminato, ed eventualmente approvato. Una volta ricevuto il finanziamento, la PMI verrà comunque monitorata, per assicurarsi che il progetto venga rispettato.
Digitalizzazione delle imprese: situazione e vantaggi
Oggi la digitalizzazione è una delle leve competitive più importanti, se non la migliore. Ne hanno dato prova le aziende digitalizzatesi, che oggi vantano sicuramente una penetrazione nei mercati molto più proficua. I vantaggi sono soprattutto legati alla possibilità di internazionalizzarsi, grazie ai sistemi e-commerce: i negozi elettronici, infatti, consentono di vendere all’estero riducendo enormemente i costi da sostenere. La rete mette dunque a disposizione un accesso diretto al mercato 2.0: i consumatori, e le altre aziende, oggi operano quasi esclusivamente tramite Internet. Inoltre, digitalizzare vuol dire anche abbattere le spese aziendali.
Ad oggi, in Italia così come in Europa, alcuni settori molto importanti non si sono ancora rivolti al digitale. Comparti come il tessile, l’edilizia e l’agroalimentare appaiono ancora in ritardo sulle tabelle di marcia dell’Industria 4.0. Ovviamente ciò non vale per tutti: alcuni paesi europei hanno già raccolto con successo la sfida. Per pareggiare questo distacco competitivo, l’Unione Europea ha previsto una serie di strategie ad hoc: attualmente, però, i risultati in certi paesi non stanno premiando le aspettative. E l’Italia figura – purtroppo – fra le nazioni più arretrate sotto questo punto di vista. L’obiettivo del voucher per la digitalizzazione? Avviare una fase di “catching up” durante la quale crescere, in vista del raggiungimento di risultati economici concreti.