Agevolazioni fino a 5 anni, costituzione con firma digitale, credito d’imposta per R&D, defiscalizzazione del reddito da proprietà intellettuale: sono alcune delle novità introdotte dalla legge Investment Compact per le startup innovative. Ecco cosa cambia, punto per punto.
Agevolazioni estese a 5 anni, costituzione anche con firma digitale, credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, defiscalizzazione del reddito derivante dallo sfruttamento della proprietà intellettuale: sono alcune delle principali novità per le startup innovative contenute nella legge Investment Compact approvata il 24 marzo che, tra le altre cose, introduce la categoria delle pmi innovative. Ma contiene appunto anche nuove norme per le “sorelle” più piccole.
Tra le novità più rilevanti l’estensione del regime di agevolazioni per le startup innovative da 4 a 5 anni. La legge introduce inoltre la possibilità di costituire la società mediante un modello standard tipizzato con firma digitale. Un altro nuovo elemento è l’innalzamento da 15mila a 50mila euro della soglia oltre cui scatta l’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione orizzontale dei crediti Iva. È stato poi introdotto il credito d’imposta per le attività di R&S, con una maggiorazione al 50% per attività in outsourcing, affidate per esempio a startup innovative. Infine è previsto il Patent Box, ovvero la defiscalizzazione del reddito derivante dallo sfruttamento della proprietà intellettuale.