L’estensione da quattro a cinque anni della possibilità di restare start-up innovative ha effetto su alcune agevolazioni fiscali, non su tutte, ad esempio non riguarda le facilitazioni in materia di contratti di lavoro: lo prevede, almeno secondo un’interpretazione letterale della norma, la parte dell’Investment Compact dedicata alle modifiche alla disciplina delle start-up innovative. È il comma 11-ter dell’articolo 4 del Dl 3/2015 (l’Investment Compact, che fra l’altro introduce anche la figura della PMI innovativa) a stabilire i cambiamenti rispetto alla norma precedente.
È possibile restare nel Registro speciale delle start-up innovative per 60 mesi, quindi cinque anni, e non più 48 mesi (quindi 4 anni) e questo allunga il diritto a tutte le agevolazioni di tipo fiscale che la norma prevede per le start-up innovative. Non si ampliano, invece, le facilitazioni in materia di contratti di lavoro, per esempio sulla durata del tempo determinato. Questo succede perché tutte le agevolazioni fiscali previste per queste particolare nuove imprese (previste dal Dl 179/2012, articolo 25 e seguenti) valgono per tutte le start up innovative. L’unica eccezione era rappresentata dall’esonero dalle imposte di bollo e registro per l’iscrizione al registro delle imprese e dal pagamento del diritto annuale alle Camere di Commercio. Qui, il comma 8 dell’articolo 26, prevedeva una durata massima di quattro anni per questa agevolazione, e l’investment compact modifica questa parte, allungano il periodo a cinque anni.
Non interviene, invece, in relazione alle misure previste dall’articolo 28, che fissa le facilitazioni sul fronte dei contratti di lavoro. Quindi, bisogna ritenere che in questo caso resti valido quanto espressamente previsto dal comma 1 dell’articolo 28 sull’applicazione di queste facilitazioni per il periodo di quattro anni dalla data di costituzione di una start-up innovativa. Questa norma prevede, ad esempio, criteri meno rigidi per l’applicazione nelle Start up innovative del contratto a tempo determinato. Va detto che però su questo è in realtà intervenuta un’altra legge, la Riforma del Lavoro, ovvero il Jobs Act, che ha ampliato per tutte le imprese l’applicazione di questo contratto fino a tre anni senza causale. resta, per le star up innovative, il vantaggio di poter prolungare il contratto per un ulteriore anno, a condizione che la stipulazione avvenga presso la Direzione Territoriale del Lavoro.
Ci sono anche altre nuove agevolazioni in materia di start-up innovative previste dall’Investment Compact:
- l’innalzamento da 15mila a 50mila euro per l’obbligo del visto di conformità per utilizzare in compensazione orizzontale i crediti IVA;
- la possibilità di presentare l’atto costitutivo secondo un modello base, predisposto dal ministero dello Sviluppo Economico, anche con firma digitale, senza bisogno del notaio.