Un recente decreto interministeriale, emanato congiuntamente dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e registrato alla Corte dei Conti, definisce le modalità di distribuzione dei fondi destinati a province e città metropolitane per il triennio 2025-2027.
Il nuovo decreto e la relativa nota metodologica rappresentano un passo significativo verso una più equa distribuzione delle risorse statali tra province e città metropolitane, tenendo conto delle loro specifiche esigenze e capacità fiscali, e anticipando gli effetti degli incrementi finanziari per il periodo considerato.
Il provvedimento, corredato da una nota esplicativa sulla metodologia adottata e dal relativo allegato B, recepisce gli incrementi di risorse previsti dalla legge di bilancio 2025.
Il riparto dei fondi 2025-2027 per concorso alla finanza pubblica a Province e Città metropolitane
Il fulcro della nuova disposizione risiede nella ripartizione di risorse provenienti da fondi preesistenti, come stabilito dalla legge n. 178 del 2020, e potenziati significativamente dalla recente legge n. 207 del 2024.
Parallelamente, il decreto disciplina il contributo alla finanza pubblica richiesto agli enti territoriali delle regioni a statuto ordinario, in linea con quanto sancito dalle leggi n. 190 del 2014 e n. 56 del 2014, nonché dalla citata legge n. 207 del 2024.
La Commissione tecnica per i fabbisogni standard (CTFS), in data 25 ottobre 2024, ha elaborato una proiezione degli effetti del disegno di legge di bilancio per il 2025, simulando una possibile allocazione dei fondi e del concorso alla finanza pubblica per province e città metropolitane nel triennio in esame. Tale analisi ha tenuto conto dell’aumento del sostegno finanziario destinato alle funzioni essenziali degli enti di area vasta, come delineato nell’articolo 102 della bozza di legge finanziaria.
In termini concreti, la proposta normativa prevede un incremento di 50 milioni di euro annui, dal 2025 al 2030, delle risorse già previste dalla legge n. 178 del 2020 e allocate presso il Ministero dell’Interno. Le risorse aggiuntive relative al periodo 2025-2027 saranno distribuite tra province e città metropolitane basandosi sui fabbisogni standard e sulle capacità fiscali approvati dalla CTFS. La ripartizione avviene tramite un decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, previa intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, adottato entro la fine dello scorso mese di marzo 2025.
I criteri della Commissione Tecnica
La Commissione tecnica, pur basandosi sulla normativa vigente per redigere la “Nota metodologica di riparto“, ha ritenuto opportuno simulare gli impatti sia delle disposizioni attuali sia delle prospettive delineate dal Disegno di Legge di Bilancio 2025.
La proiezione ha considerato le capacità fiscali e i fabbisogni standard in fase di approvazione, il concorso alla finanza pubblica riassegnato e le risorse integrative, ipotizzando una progressione di 200 milioni nel 2025, 250 milioni nel 2026 e 300 milioni nel 2027 (risultante dalla somma degli stanziamenti esistenti e delle nuove risorse previste dalla legge di bilancio).
Questa simulazione ha permesso di valutare congruo, in continuità con la metodologia adottata per il triennio 2022-24, un innalzamento del livello di perequazione al 18,5% nel 2025, al 23% nel 2026 e al 28% nel 2027. Tali percentuali sono state integrate nella nota metodologica in fase di approvazione, pur senza poter includere le quote aggiuntive previste dal DDL Bilancio 2025. Queste modifiche sono state giudicate necessarie per assicurare la coerenza con il processo di riequilibrio delle risorse degli enti territoriali, già avviato con la precedente nota metodologica e adeguato alle maggiori disponibilità finanziarie.