Oltre 620 milioni di euro di fondi per investimenti in sanita’ stanziati dalla Regione Lazio, di cui 596.783 recuperati dai finanziamenti per l’edilizia sanitaria non utilizzati dal 1998 al 2007. A questi si aggiungono 31 milioni a carico del bilancio regionale. E’ quanto prevede il decreto 232, firmato dal governatore Zingaretti il 15 luglio scorso, che ha sbloccato i fondi statali previsti dall’ex articolo 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria e che permette di recuperare i fondi non utilizzati dal 1998 al 2007 per l’ammodernamento delle infrastrutture sanitarie.
Grazie al decreto sara’ quindi possibile “tornare a investire nella sanita’ laziale dopo che nel Lazio negli anni passati, sono stati utilizzati solo il 50% dei fondi a differenza di altre regioni, come la Val D’Aosta o le Marche che hanno utilizzato il 100% delle risorse”, come ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte tra gli altri, il presidente della commissione Sanita’ alla Pisana, Rodolfo Lena, e la coordinatrice regionale della direzione integrazione socio-sanitaria, Flori Degrassi.
Tali fondi, ha aggiunto il governatore, verranno utilizzati per “potenziare il sistema dell’emergenza, acquistare ambulanze, rinnovare il parco delle attrezzature tecnologiche in molti casi obsoleto, mettere in sicurezza le strutture con interventi antisismici e antincendio, interventi per la manutenzione e riqualificazione straordinaria degli impianti finalizzati al risparmio energetico. e per la realizzazione di almeno una Casa della salute per ogni distretto”. Previsto anche un fondo per acquisire le attrezzature necessarie all’avvio delle attivita’del nuovo ospedale dei Castelli in avanzata fase di costruzione.
Sette i settori individuati dal decreto a cui saranno rivolti gli interventi: rinnovo delle tecnologie, messa in sicurezza degli edifici, risparmio energetico, ospedale Castelli, riqualificazione del sistema dell’emergenza, sanita’ territoriale e Ares 118.
Nello specifico: 191 milioni saranno destinati a interventi di adeguamento delle strutture alle norme antincendio; 153 milioni saranno impegnati per finanziare progetti per adeguamento antisismico; 6 milioni saranno impegnati per il potenziamento della rete dei servizi psichiatrici; 4,5 milioni per il potenziamento della rete trasfusionale; 49 milioni andranno a finanziarie opere di ristrutturazione e messa a norma per il policlinico Umberto I; 18 milioni per interventi finalizzati ad ammodernare gli impianti di riscaldamento e in genere tutti quelli connessi all’obiettivo del risparmio energetico; 24 milioni destinati all’acquisto di attrezzature per avviare le attivita’ del nuovo ospedale dei Castelli; 33 milioni sono impegnati per il potenziamento dei 20 Dea che costituiscono la rete dell’emergenza: in particolare 10 milioni serviranno per ristrutturare e potenziare i 4 Dea di Il Livello, 18,5 milioni per interventi di miglioramento strutturale sui 16 Dea di I livello, mentre altri 5 milioni saranno spesi per potenziare le aree strategiche connesse ai Dea come terapie intensive e stroke unit; 20 milioni sono previsti per la rete delle Case della salute: 16 milioni e 387mila euro sono destinati a realizzare questa nuove strutture negli ospedali chiusi con il decreto 80 e 4 milioni e 400 per quelle che saranno attivate in complessi diversi; 13 milioni e 200 mila euro sono invece i fondi desinati al potenziamento dell’Ares 118, di questi oltre la meta’, cioe’ 7 milioni e 650mila euro sono finalizzati al rinnovo del parco ambulanze, 4 milioni per la rete delle superfici utili all’elisoccorso mentre 1 milione 500 mila euro saranno impiegati per la sede dell’Ares.
FONTE: DIRE.it