city, milioniIl Ministero dello sviluppo economico parte con due misure di policy per le smart city: “Piattaforma per le smart grid in Italia’, con 15 milioni di euro dal fondo per l’efficienza energetica per creare infrastrutture abilitanti all’interno dei quartieri pilota delle aree metropolitane e ‘Partnership per l’ innovazione’ che prevede 50 milioni di euro dal fondo crescita sostenibile destinati alle 14 aree metropolitane.

 

Il Ministero dello sviluppo economico parte con due misure di policy per le smart city: secondo quanto ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, al ‘Forum Start city’ a Firenze, la prima misura “Piattaforma per le smart grid in Italia’, con 15 milioni di euro dal fondo per l’ efficienza energetica (con possibilita’ di moltiplicare questo stanziamento grazie al supporto di Bei e Cdp) “ha l’obiettivo di creare infrastrutture abilitanti all’interno dei quartieri pilota delle aree metropolitane per rafforzare infrastrutture e servizi energetici piu’ efficienti e consessi alla banda ultralarga”.

 

La seconda misura ‘Partnership per l’ innovazione’ – ha proseguito Vicari – “prevede 50 milioni di euro dal fondo crescita sostenibile destinati alle 14 aree metropolitane che, in coppia tra loro, individueranno 7 fabbisogni innovativi attraverso progetti di pre-commercial procurement.

 

In questa ultima misura il Mise finanziera’ alle aziende il 100% per la ricerca e sviluppo mentre alle aree metropolitane sara’ riservata la possibilita’ di acquistare queste soluzioni con le risorse previste dal PON metro” .

 

“Questo programma – aggiunge il sottosegretario – e’ parte di una strategia che ha l’ obiettivo di definire un’ organica linea di politica industriale attraverso la quale sostituiremo la classica ‘ ciminiera’ con le aziende nazionali ed internazionali piu’ innovative. Grazie a questo piano supporteremo, inoltre, la diffusione di nuovi, piu’ efficaci e sostenibili modelli di partenariato pubblico-privato migliorando cosi’ i profili di impatto ambientale delle città.

 

Infine, grazie all’ accordo istituzionale raggiunto tra il Mise e il Sindaco Nardella quale coordinatore Anci delle citta’ metropolitane faremo si’ che tra il disegno delle misure e l’individuazione dei fabbisogni ci sia sempre un dialogo diretto”. “Per la prima volta – conclude -la politica industriale verra’ scritta dal basso, partendo dal fabbisogno e quindi dalla citta’, da sempre il motore e la storia del nostro Paese. La ripresa gia’ avviata grazie a questo esecutivo passa anche attraverso la valorizzazione delle nuove tecnologie applicate alla vita di tutti i giorni. In questo il Governo vuole essere protagonista”.