La sede dell’Agenzia delle Entrate della Calabria ha accolto gli alunni delle scuole primarie di cinque istituti comprensivi della regione che hanno partecipato alla cerimonia di premiazione del concorso “Fisco e Scuola”, organizzato dalla Direzione regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.
Una giornata all’insegna dei colori e dei sentimenti tipici di una festa, in cui si sono mescolati l’eccitazione degli alunni in attesa della proclamazione dei vincitori, l’orgoglio degli insegnanti di poter testimoniare l’impegno e la creatività dei propri studenti, la soddisfazione della Commissione di valutazione. L’organo, composto dal Direttore regionale delle Entrate, da un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale e da un membro di ognuna delle scuole coinvolte, ha molto apprezzato i lavori presentati, sia per la capacità di elaborazione dei contenuti, riguardanti il nostro sistema fiscale, sia per gli strumenti di comunicazione scelti dagli alunni.
Quest’anno per la prima volta, dall’esordio del concorso risalente a tre anni fa, l’investitura ha interessato ben quattro scuole su cinque con un ex-equo al terzo posto, a riprova dell’esemplare maturità dimostrata da queste giovani promesse della nostra comunità, esultanti alla consegna dei premi ricevuti.
Primo gradino del podio per l’Istituto “Don Milani – De Matera” di Cosenza – Nel racconto, arricchito da illustrazioni semplici ma efficaci, vengono proposti due ipotetici Paesi, Cistobene e Furbettini, i cui nomi di fantasia evocano i concetti chiave dell’elaborato che si sviluppa sul confronto tra i comportamenti diametralmente opposti degli abitanti delle due comunità. In Cistobene vale il rispetto dei principi della legalità, tra cui quello fiscale, a tutto vantaggio per la collettività che consapevolmente crea tutte le condizioni per far vivere bene e serenamente le generazioni future. In Furbettini, invece, il comportamento egoistico e incurante dei grandi mortifica le prospettive di crescita dei più piccoli, costretti a vivere in un contesto sociale in cui sono violati i più elementari principi della nostra Costituzione. Il racconto possiede una notevole capacità divulgativa, frutto dell’intervento degli insegnanti che hanno saputo coadiuvare gli alunni nella costruzione della storia.
Secondo posto per l’Istituto “Pascoli – Aldisio” di Catanzaro – Ben seguiti dai propri insegnanti, i 42 alunni delle classi 5 A e B della scuola primaria dell’Istituto Pascoli- Aldisio hanno realizzato un progetto che valorizza le fasi del lavoro affrontato e l’uso dei mezzi di comunicazione audio-video. Partendo da una riflessione sulla Costituzione sono passati a interviste familiari sul rapporto tra tasse e servizi, analizzando la realtà fiscale del nostro Paese. Il lavoro svolto è ancora più da elogiare perché proviene da studenti che per la prima volta si sono approcciati alla complessa materia fiscale.
Terzi classificati, ex equo, l’Istituto “Nosside – Pythagoras” di Reggio Calabria e l’Istituto “Garibaldi – Buccarelli” di Vibo Valentia – Gli alunni reggini, grazie al supporto dei loro insegnanti, hanno sperimentato la propria capacità comunicativa, scegliendo di comporre una canzone musicata a ritmo di “rap”. Il testo si basa su un’ideale contrapposizione tra cittadini virtuosi, rispettosi dei principi della legalità fiscale, e incalliti evasori che ricevono un’esemplare lezione di moralità a tutto vantaggio del benessere e prosperità della collettività.
Gli alunni dell’istituto di Vibo Valentia si sono cimentati, invece, in due racconti in cui le illustrazioni, a colori vivaci, hanno impreziosito il testo con protagonisti tratti dal mondo degli animali. Nel primo racconto, l’intrepido e solerte ispettore Gufus scopre che la causa dell’impoverimento del Paese è da imputare alla schiera di evasori che si sottraggono all’obbligo di pagare le imposte impedendo così allo Stato di finanziare i servizi necessari alla salute, istruzione e difesa dei cittadini. Il secondo racconto-fumetto si sviluppa in un alveare eletto a simbolica rappresentazione della convivenza tra bene e male, diritti e doveri, egoismo e solidarietà, dove l’intervento salvifico dell’Ape Regina riconduce ai comportamenti corretti anche chi si era macchiato di azioni devianti.