Valorizzare i Piccoli Comuni con provvedimenti in favore della specificità socio-economica dei territori rurali e montani. Varare politiche legislative organiche per lo sviluppo, al fine di promuovere la messa in valore di tutte le risorse presenti nei piccoli Comuni. E ancora un coordinamento con le normative nazionali per disciplinare i settori dell’energia, dell’ambiente, della formazione, della scuola, delle attività produttive e delle diverse tipologie di servizi. Sono questi i capisaldi delle proposte Anci presentate oggi nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente della Camera, dove Anci è stata ascoltata in merito alla proposta di legge AC65 sulle misure per il sostegno e la valorizzazione dei Comuni montani e rurali sotto i 5mila abitanti.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato il coordinatore nazionale piccoli Comuni Mauro Guerra, il coordinatore piccoli Comuni Anci Emilia Romagna e sindaco di Cerignale Massimo Castelli e Daniele Formiconi responsabile Area piccoli Comuni, i rappresentanti dell’associazione hanno presentato un documento che sintetizza le richieste Anci, anche alla luce delle “rilevanti novità intervenute nell’ultimo anno che hanno trovato un approdo assai significativo nella legge cosiddetta “Delrio” n. 56 del 7 aprile 2014. Tale normativa – si legge in un passaggio del documento – costituisce un fondamentale punto di riferimento per l’assetto istituzionale delle realtà comunali di minore dimensione demografica, poiché promuove sia lo svolgimento associato delle funzioni fondamentali e dei servizi locali, sia l’incentivazione forte ai processi volontari di fusione”.
Sempre nel documento, inoltre, Anci ha posto all’attenzione della Camera dei deputati il tema delle scuole nei piccoli Comuni per il quale “è auspicabile la costituzione di un tavolo interistituzionale che possa lavorare alla predisposizione di una normativa specifica”.
Scarica il documento: documento Anci su piccoli Comuni
FONTE: Anci