L’Anci esprime “soddisfazione per l’intesa sul testo di accordo di partenariato relativo alla programmazione dei fondi strutturali 2014-2020” raggiunta durante la riunione straordinaria della Conferenza Unificata.
Il documento contiene l’impianto strategico e la selezione degli obiettivi tematici su cui si concentrano le risorse e gli interventi previsti per il prossimo settennato e, una volta approvato in via definitiva dalla Commissione, segna l’avvio di un nuovo ciclo – virtuoso si auspica – di investimenti pubblici.
“L’Italia beneficerà di circa 32 miliardi di euro, di cui quasi 8 miliardi per le Regioni più sviluppate del Centro Nord, oltre 1 miliardo per le Regioni in transizione e circa 22 miliardi per le Regioni Convergenza. A questi Fondi andranno ad aggiungersi la quota di finanziamento nazionale, la quota di cofinanziamento regionale nonché oltre 50 miliardi del Fondo sviluppo e coesione”.
Si punta decisamente sulle città, una delle tre grandi opzioni strategiche della nuova programmazione insieme a Mezzogiorno ed Aree interne.
Tre anche i principali driver di sviluppo individuati, ossia i tre ambiti prioritari d’intervento dell’Agenda urbana: ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città; pratiche e progettazione per l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati; rafforzamento della capacità delle città di potenziare segmenti locali pregiati di filiere produttive globali.
Accolte le richieste dell’Anci finalizzate a rafforzare il Programma dedicato alle città metropolitane (PON Metro), lo strumento essenziale per sostenere l’implementazione della riforma istituzionale in atto; riconoscere ai Comuni un chiaro ruolo gestionale nell’ambito dell’Agenda urbana; garantire la rappresentanza di tutti i livelli istituzionali interessati (nazionali, regionali, locali) nel sistema di gestione e controllo che si va definendo; sostenere e rafforzare il ruolo di supporto dell’Associazione.
FONTE: Anci