Per la prima volta dall’inizio della liberalizzazione del mercato, le altre componenti tariffarie della bolletta pesano più del costo della materia prima
L’ICET, l’Indice Costo Elettricità Terziario di Confcommercio, a seguito dell’ultimo aggiornamento delle condizioni economiche da parte dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, indica un aumento del 2,6% per il secondo trimestre 2014 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e un calo, seppur lieve, dello 0,58% rispetto al primo trimestre dell’anno in corso. L’Indice scende, pertanto, a quota 133,3 punti (contro i 134,1 del I trimestre 2014) ma rimane ancora molto ampio il divario tra l’andamento dei prezzi all’ingrosso della materia prima energia, misurato dall’Indice Prezzo Unico Nazionale del Terziario (PUN Terziario), e l’evoluzione del costo delle forniture per le imprese del Terziario (Fig. 1). Il modesto calo dell’Indice nasconde, tuttavia, variazioni in controtendenza delle componenti che contribuiscono a formare il costo finale della fornitura. In pratica, a fronte delle continue contrazioni del prezzo della componente energia (-9,3% rispetto al primo trimestre 2014, -11% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno), peraltro ai minimi storici dall’avvio dell’indice ICET, rincarano in maniera consistente le altre componenti tariffarie, in particolare i costi di dispacciamento e gli oneri di sistema.
Figura 1 – Andamento dell’indice ICET Confcommercio e dell’indice PUN Terziario (PUN-MGP, ponderato per il profilo di consumo medio del settore Terziario).
Indici I trim 2010=100
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Se i primi, infatti, registrano un incremento di ben il 30,3% congiunturale e del 21% tendenziale, a destare preoccupazione è il record, in termini percentuali, del peso della quota di costi da imputare agli oneri di sistema che, con un’incidenza del 30,1% sulla bolletta energetica, superano, per la prima volta dall’apertura del mercato elettrico, la quota della componente energia, il cui peso scende al 29,8% (Fig. 2). L’aumento di tali oneri – dovuto, in particolare, all’incremento della voce UC3 (destinata a coprire gli oneri relativi al meccanismo di perequazione dei costi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica) e della voce A2 (costi derivanti dalla chiusura degli impianti nucleari e smaltimento delle relative scorie) – ha, di fatto, annullato gli effetti positivi della concorrenza sui mercati all’ingrosso. Tra l’altro, si tratta di un aumento paradossale visto che proprio sulla componente A2 il “decreto del fare” prevedeva misure di riduzione sulla base di criteri da definire con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico. Ad oggi, tale decreto non è ancora stato adottato mentre i maggiori costi correlati alla chiusura degli impianti nucleari e allo smaltimento delle relative scorie nucleari hanno spinto al rialzo questa componente.
Figura 2 – Confronto composizione media percentuale delle voci di spesa per la fornitura di energia elettrica del settore terziario, regime di maggior tutela.
II trimestre 2014 vs II trimestre 2013
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on riferimento alle singole tipologie di attività economica (Tabb. 1 e 2), la spesa annua per il profilo “Albergo” risulta pari a 60.256 euro, un livello inferiore di circa 320 euro rispetto al secondo trimestre 2013, quella per il profilo “Ristorante” a 9.049 euro (-38 euro), quella per il profilo “Bar” a 5.412 euro (-27 euro), quella per il profilo “Dettaglio alimentare” a 17.957 euro (-109 euro), e infine quella del profilo “Dettaglio non alimentare” a 4.635 euro (-36 euro). Si osserva chiaramente come, ad eccezione della componente relativa alla materia prima energia, tutte le voci di costo della fornitura siano salite rispetto ad un anno fa, in particolare i corrispettivi di dispacciamento e gli oneri di sistema (oneri parafiscali e impropri).
TAB. 1 – Spesa annua per la fornitura di energia elettrica del settore terziario, regime di maggior tutela, II trimestre 2014 – euro/anno
Albergo |
Ristorante |
Bar |
Dettaglio alimentare |
Dettaglio non alimentare |
|
Energia* |
18.556 |
2.555 |
1.496 |
5.420 |
1.374 |
Dispacciamento |
4.367 |
587 |
335 |
1.259 |
302 |
Infrastrutture |
4.703 |
1.225 |
802 |
1.663 |
487 |
Oneri parafiscali |
990 |
135 |
78 |
287 |
70 |
Oneri impropri |
17.524 |
2.477 |
1.474 |
5.152 |
1.341 |
Imposte |
3.250 |
438 |
250 |
938 |
225 |
IVA |
10.866 |
1.632 |
976 |
3.238 |
836 |
Totale |
60.256 |
9.049 |
5.412 |
17.957 |
4.635 |
Fonte: elaborazioni Confcommercio-REF Ricerche su dati AEEG
TAB. 2 – Variazione della spesa annua per la fornitura di energia elettrica del settore terziario, II trimestre 2014 vs II trimestre 2013 – euro/anno
Albergo |
Ristorante |
Bar |
Dettaglio alimentare |
Dettaglio non alimentare |
|
Energia* |
-1.872 |
-248 |
-147 |
-554 |
-141 |
Dispacciamento |
1.010 |
136 |
78 |
292 |
70 |
Infrastrutture |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Oneri parafiscali |
458 |
62 |
35 |
132 |
32 |
Oneri impropri |
143 |
19 |
11 |
41 |
10 |
Imposte |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
IVA |
-58 |
-7 |
-5 |
-20 |
-6 |
Totale |
-319 |
-38 |
-27 |
-109 |
-36 |
Fonte: elaborazioni Confcommercio-REF Ricerche su dati AEEG
NOTA METODOLOGICA SINTETICA
ICET è un indice dell’evoluzione di costo della fornitura di energia elettrica costruito da Confcommercio in collaborazione con REF Ricerche. L’indice ICET Confcommercio-REF Ricerche misura l’andamento medio nel corso del tempo della spesa per la fornitura di energia elettrica da parte delle imprese del Terziario servite in regime di maggior tutela ovvero alle condizioni economiche e tariffarie stabilite ed aggiornate trimestralmente dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG).
L’indice ICET Confcommercio-REF Ricerche restituisce in maniera sintetica l’impatto degli aggiornamenti tariffari dell’AEEG sulle categorie del commercio, dell’alloggio e della ristorazione, attraverso il calcolo della spesa per la fornitura di energia elettrica del settore Terziario basato sui profili tipo di consumo più rappresentativi delle categorie suddette.
L’indice ICET è costruito come media ponderata delle variazioni di spesa all inclusive (al lordo della tassazione) per la fornitura di energia elettrica di cinque profili tipo di attività del Terziario: Albergo, Ristorante, Bar, Dettaglio alimentare, Dettaglio non alimentare. I pesi sono stati stimati da Confcommercio e REF Ricerche sulla base della distribuzione percentuale dei consumi annui delle cinque attività sul totale dei consumi del settore Terziario. Tali pesi sono adottati anche per il calcolo del profilo medio di consumo per fascia oraria del settore Terziario utilizzato nella costruzione dell’indice PUN Terziario.
La definizione puntuale dei profili è stata elaborata sulla base dei dati interni a disposizione di Confcommercio e di REF Ricerche, nonché di quelli desunti da analisi di settore.
FONTE: Confcommercio