C’è (ancora) un’Italia che va. Ha perso qualche pezzo in questi anni, cedendo fatturato e riducendo occupazione, ma ha conquistato notevoli quote di mercato all’estero, arrivando a superare lo scorso anno i 77 miliardi di euro in termini di saldo commerciale. Un’Italia ancorata al proprio territorio, che si riposiziona e individua nuove strategie, che si evolve ed innova. Sfatando così almeno due miti: che la globalizzazione avrebbe azzerato la connessione tra impresa e territorio e che i settori “maturi” sarebbero stati sopravanzati dalla concorrenza dei Paesi emergenti.

Questa Italia “che va”, che guarda al domani con qualche speranza, è l’Italia delle 278mila piccole e medie imprese operanti nei 100 distretti monitorati dall’Osservatorio nazionale, nei quali operano quasi 1,4 milioni di addetti e alle quali si devono circa 75 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto. Considerando il complesso delle aree distrettuali, queste imprese concentrano oltre il 50% dell’occupazione manifatturiera italiana.

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FONTE: Unioncamere

Italian Flag in the Shape of Italy