Un aumento della tassa di soggiorno colpirebbe un settore gia’ provato dalla crisi e causerebbe una perdita di competitività a livello internazionale, senza contare il rischio di possibili contenziosi con i tour operator. Ne sono convinti gli albergatori di Roma, che per la prima volta nella loro storia scendono in piazza e protestano contro l’ipotesi avanzata dal Campidoglio di innalzare i contributi per i soggiorni turistici nella Capitale.
La protesta, promossa da Confcommercio Roma, sta riunendo in piazza Santi Apostoli centinaia di persone (500 secondo gli organizzatori) che manifestano con fischietti e svontolando le bandiere delle varie associazioni partecipanti al presidio. Tantissimi gli striscioni esposti: ‘Roma Capitale non farti del male’, ‘I turisti non sono agrumi, basta spremerli’, ‘Il turismo e’ una ricchezza, difendiamolo’. In prima fila al sit-in il presidente di Confcommercio Roma e Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, insieme al presidente della Fipe, Fabio Spada, e ai rappresentanti delle altre sigle di ricezione turistica come Faita, Albaa, Sib, Confesercenti-Asshotel.
“Abbassa la tassa, la tassa ci ammazza, per questo siamo in piazza”. E’ solo uno degli slogan urlati dai manifestanti, che distribuiscono anche volantini in inglese per attirare l’attenzione dei turisti di passaggio. Presenti anche numerosi giornalisti delle testate straniere.
“Siamo sempre stati contrari alla tassa di soggiorno ma ci siamo adeguati”, spiega Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma. “Adesso un aumento in un settore che crea moltissima occupazione sarebbe controproducente e penalizzante- aggiunge- Oltretutto le risorse incassate finora sarebbero dovute servire per investimenti nel settore, ma di questo impegno non ne abbiamo traccia”. L’alternativa a un aggravio del contributo di soggiorno andrebbe ricercata in “aumenti adeguati dei costi di ingresso ai musei romani, per esempio, ma la cosa più importante e’ la lotta all’abusivismo, che riguarda specialmente i bed and breakfast e gli affittacamere più piccoli, che creano un vero danno agli imprenditori onesti”. Anche Giammaria, come Roscioli, si dice possibilista per una eventuale serrata di alberghi e strutture ricettive: “Siamo pronti a protestare in modo ancora più forte”. Il sit-in si e’ sciolto dopo circa due ore. Nessun disagio per la circolazione nella zona circostante.
Albergatori pronti a chiudere gli hotel per protesta, almeno per un giorno? “Ci stiamo pensando”. Cosi’ il presidente della Confcommercio e della Federalberghi di Roma, Giuseppe Roscioli, che sta partecipando al presidio di protesta.
FONTE: Agenzia Dire (www.dire.it)