“A Roma la cultura degli ultimi cinquant’anni è stata quella di spendere danaro che non c’era. Io non intendo farlo. Dopo che la giunta avrà votato il bilancio, a fine settimana cancelleremo trenta società e organismi municipali che non servono a nulla”. A ribadirlo è stato oggi il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, intervenuto a Madrid al Foro Smart Cit
Nella colazione informativa, presentato dalla omologa madrilena, Ana Botella, Marino ha insistito sul fatto che “non si può spendere denaro che non c’è, indebitando le generazioni future”.
In un incontro a margine del Foro, con i corrispondenti italiani, Marino non ha rivelato quali saranno le municipalizzate soppresse, ma ha spiegato che sono “aziende di secondo livello”, delle quali “assessori di aree strategiche discutono in queste ore con i responsabili del bilancio”, molte “create negli anni per obiettivi diversi dai nostri, professionali”. E al riguardo si è chiesto “come sia possibile mantenere aziende del comune di Roma come 44 farmacie, le uniche in perdita in tutto il continente europeo”, con un deficit di 10 milioni l’anno e “un fatturato del 70% inferiore a quello delle farmacie limitrofe”.
Il sindaco ha assicurato che, in ogni caso, “i lavoratori saranno garantiti e spostati in altre aziende”. Marino ha fatto riferimento anche a una “lunga riunione avuta sabato con l’assessore ai trasporti” in merito a “una serie di figure professionali non necessarie agli uffici”. “Non possiamo permetterci un eccesso del 20% degli impiegati amministrativi”, ha insistito il sindaco, “quando manca un 20% dei controllori dei titoli di viaggio”, per cui il Comune prevede di impiegare gli amministrativi come controllori.
FONTE: Anci