Il processo partecipativo della Conferenza “La Natura dell’Italia”

L’11 e il 12 dicembre si è svolta a Roma la conferenza nazionale “La Natura dell’Italia, Biodiversità e Aree protette. La green economy per il rilancio del Paese“, una due giorni tutta dedicata al verde “made in Italy” visto come volano per la green economy. La Conferenza si è svolta nell’ampio quadro dell’iniziativa del Ministero dell’Ambiente, con la collaborazione della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per quanto riguarda il tema delle infrastrutture verdi, dopo attività preparatorie durate mesi su tutto il territorio nazionale.

La sessione tematica della Conferenza è stata preparata come un processo comunicativo e largamente partecipativo, con lo scopo di allargare la conoscenza dei delicati temi della conservazione del capitale naturale e di promuovere le azioni che la green economy è chiamata a svolgere per preservare le risorse naturali e i servizi ecosistemici con l’ausilio del nuovo strumento delle infrastrutture verdi. In occasione della Conferenza è stato predisposto un documento preparatorio della sessione, distribuito per favorire la discussione, la partecipazione e la formulazione delle proposte.

La sessione si è data due ambiti strategici di discussione e proposta per la green economy che sono l’agricoltura e la città. La prima è oggetto di importanti trasformazioni guidate in Italia dalla nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) improntata non più solo all’originaria salvaguardia della risorsa agroalimentare, ma ora esplicitamente allo sviluppo sostenibile attraverso la multifunzionalità e la condizionalità del finanziamento diretto agli operatori alla difesa dell’ambiente, del territorio e della biodiversità.

Il tema delle città, complementare al precedente, porta in primo piano il ruolo delle città intelligenti e sostenibili (le smart city) nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici, una tematica divenuta centrale negli ultimi anni per i paesi anglosassoni, così come nel contenimento dei consumi energetici, nel risparmio di acqua e risorse naturali nel disegno di una mobilità dolce e sostenibile, capace con l’ausilio delle infrastrutture verdi di restituire continuità alle reti naturali e dare un contributo crescente alla protezione della biodiversità.

Da questo documento è scaturito il Rapporto “Le infrastrutture verdi i servizi ecosistemici e la green economy”, che contiene un Executive Summary curato da Edo Ronchi ed è suddiviso in tre parti: la prima riguarda il Convegno di Roma, la seconda la Conferenza di Milanodedicata ai cambiamenti climatici e la terza Il processo partecipativo, interventi scritti e proposte referenziati per autore.

L’ENEA ha contribuito massicciamente all’iniziativa sia partecipando al coordinamento del documento introduttivo alla conferenza e al Rapporto che nel numero di contributi presentati.

Scarica il Rapporto:  Rapporto Processo partecipativo Infrastrutture verdi

FONTE: Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile)

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