La crisi, nonostante l’esile e frammentata ripresa, continua a mordere e gli italiani investono sempre meno nel mattone. Nel terzo trimestre del 2013, infatti, come rileva l’Istat, si è attenuato nuovamente il numero di convenzioni di compravendita immobiliare, registrando un calo del 4,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Va detto, tuttavia, che è la prima volta che nel Nord Est si verifica, dall’inizio dell’anno, una variazione positiva sia per le convenzioni di compravendita ad uso abitazione ed accessori che per quelle del settore immobiliare considerate nel loro complesso; si osserva, infatti, un incremento, rispettivamente, dello 0,8 e dello 0,4 per cento.

Il dato contribuisce a rendere più lieve la contrazione a livello nazionale, ove il comparto abitativo segna una flessione del 4,6 per cento (ma nelle Isole e al Centro, è decisamente più marcata: rispettivamente, ammonta all’8,6 e al 6 per cento). Calano, contestualmente, i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare che, nel terzo trimestre del 2013, si contraggono dell’1,5 per cento. Anche in tale caso, il Nord Est mostra una lieve crescita (+1,3 per cento) così come il Centro (+0,9). Malissimo, invece, il le Isole (-10,9 per cento) e il Sud (-5,9).

FONTE: CGIA Mestre

SIMBOLICA DI RISTRUTTURAZIONE CASA CARO CASA FOTO DI © WADHAEUSL/SINTESI