L’imposta va versata con l’F24 ed è dovuta da istituti di credito, assicurazioni, fondazioni e altri enti residenti in Italia sull’incremento di valore delle loro partecipazioni
Il modello F24 fa spazio a un nuovo codice tributo. Si tratta del “1850”, istituito con la risoluzione 33/E del 27 marzo. Dovrà essere utilizzato per versare l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, dell’Irap e di eventuali addizionali, in relazione ai maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia. La somma da versare è pari al 12% della differenza tra il nuovo valore nominale e quello fiscalmente riconosciuto.
Il versamento va distribuito in tre rate annuali di pari importo, senza pagamento di interessi: la prima entro il termine di pagamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di riferimento al quale la rivalutazione è eseguita e le altre secondo le scadenze rispettivamente previste per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative ai periodi successivi. Le somme dovute possono essere pagate anche tramite compensazione.
Il codice “1850” denominato “Imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia – art. 1, comma 148, della legge 27 dicembre 2013, n. 147” trova posto nella sezione “Erario” del modello F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con indicazione, nel campo “anno di riferimento”, dell’anno d’imposta cui si riferisce il versamento.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulla disciplina introdotta dalla legge di stabilità 2014 con la circolare 4/E del 24 febbraio.
FONTE: Fisco Oggi, giornale on line dell’Agenzia delle entrate