Pare che la strada per l’abolizione delle Province sia ancora lunga, in salita e piena di ostacoli. Il cosiddetto ddl Delrio è stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato e, di conseguenza, è approdato in Aula. Tuttavia, nell’ambito della votazione in commissione, il governo è andato sotto due volte.

Nel dettaglio, è stato approvato un emendamento dell’opposizione che ridà alle Province la competenza sull’edilizia scolastica; contestualmente, è stato bocciato un emendamento del relatore, che prevedeva un tetto all’indennità del presidente della Provincia. In Aula, poi, è stata presentata una pregiudiziale di costituzionalità da parte del Movimento 5 Stelle che è stata respinta con soli quattro voti di scarto: ci sono stati 112 sì, 115 no e un’astensione, che a Palazzo Madama vale come voto contrario. Ora, si attende il voto dell’Aula, previa discussione generale, in settimana.

Il provvedimento, come ha annunciato lo stesso Delrio, dovrebbe produrre un risparmio di 2 miliardi di euro e la presenza di consiglieri non più eletti. Non è ancora chiara, tuttavia, la definizione della futura ripartizione territoriale delle funzioni attualmente in carico alle Province.

FONTE: CGIA Mestre

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