La Corte Costituzionale tedesca, bocciando l’European Stablility Mechanism (Esm), ovvero il cosiddetto Fondo Salva Stati, avrebbe potuto mettere e repentaglio la stabilità dell’Eurozona; il Fondo assieme all’Outright Monetary Transactions (Omt) annunciato dal presidente della Bce, Mario Draghi, nell’estate del 2012, ha rappresentato, negli ultimi tempi, uno degli strumenti principali non tanto per combattere la crisi, quanto per convincere i mercati del fatto che i debiti sovrani non sarebbero più stati messi a repentaglio dalla speculazione internazionale.
Ma il Fondo deve essere ratificato da tutti gli Stati dell’Eurozona e, in Germania, a differenza che in Italia, è possibile che anche un singolo cittadino possa adire la Corte costituzionale (da noi, solo lo Stato o le Regioni possono rivolgersi direttamente alla Consulta; in tutti gli altri casi, può essere chiamata in causa solo da uno dei soggetti che prendono parte ad un procedimento giuridico); ebbene, circa diecimila cittadini, tra privati, partiti e associazioni, si erano rivolti alla corte di Karlsruhe contestando la lesione della sovranità del parlamento tedesco, in materia di bilancio, da parte dell’Esm.
La Corte, tuttavia, ha stabilito che il Fondo non viola i diritti del Bundestag ribadendo, però, che l’impegno della Germania nel Fondo dovrà limitarsi a 190 miliardi di euro e che ogni eventuale ulteriore stanziamento dovrà essere ratificato da un voto parlamentare. Il Parlamento tedesco, dal canto suo, si era già espresso in favore del meccanismo di stabilità europeo
FONTE: CGIA Mestre