“C’è crisi? Vero. Bisogna tirare la cinghia? Vero. Ma allora, perché lo Stato permette ad alcuni di non pagare le tasse rinunciando così a un gettito stimato di circa 3-4 miliardi di euro? Forse per la solita falsità italiota, quella che si nasconde dietro un dito e che finge di non vedere quello che non solo c’è, ma c’è da sempre”. Così Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia interviene in merito al quesito referendario depositato dal Carroccio in cassazione sull’abolizione della Legge Merlin.
“Nei prossimi giorni – spiega – saremo nelle nostre città con banchetti e gazebo, per raccogliere firme anche contro la legge Merlin, quella che ha abolito la regolamentazione della prostituzione. A 56 anni dall’approvazione della legge, bisogna riconoscere che la mancanza di regolamentazione della prostituzione, ha finito per creare tutta una serie di problematiche estremamente rilevanti di carattere economico, sociale, sanitario e di sicurezza, che sono sotto gli occhi di tutti, nonché il sempre più crescente degrado e lo spettacolo pocoedificante a cui dobbiamo assistere quotidianamente nelle strade delle nostre città”.
“Perché abrogare la Legge Merlin – si chiede Rainieri -? Perché vogliamo che le prostitute paghino le tasse, esattamente come fanno tutti i cittadini e che, sottoposte a controllo sanitario, esercitino la professione lontano dalle strade, in luoghi sicuri e delimitati a norma di legge. Perché l’abrogazione significherebbe più sicurezza e tutela per chi esercita questa attività. Per la riqualificazione e il controllo del territorio; per combattere la criminalità, la tratta e lo sfruttamento e perché implicherebbe maggior gettito fiscale e, quindi, più risorse economiche da investire in sicurezza”.
FONTE: Agenzia Parlamentare (www.agenparl.it)