Elisabetta Belloni, attuale direttrice generale dei Servizi Segreti italiani ha annunciato le dimissioni con effetto dal 15 gennaio, in anticipo di quattro mesi rispetto alla naturale scadenza del mandato: chi prenderà il suo posto?


La decisione, comunicata con una lettera alla premier Giorgia Meloni lo scorso 23 dicembre, è stata presentata come una scelta personale, non legata ad altri incarichi. Tuttavia, indiscrezioni suggeriscono che potrebbe presto assumere un ruolo nel gabinetto della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

La notizia lascia al governo l’urgenza di individuare il prossimo direttore del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), un incarico centrale per il coordinamento e la vigilanza delle attività dei servizi segreti italiani. La nomina è attesa già al prossimo Consiglio dei ministri, vista la necessità di garantire continuità in un settore strategico.

L’eredità di Belloni

Diplomatica di lungo corso e prima donna a ricoprire il ruolo di segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, Belloni ha saputo conquistare un ampio consenso trasversale nel panorama politico italiano. La sua carriera, caratterizzata da una rigorosa neutralità istituzionale, l’ha resa una figura di riferimento anche nei momenti più complessi della politica nazionale, come l’elezione del Presidente della Repubblica nel 2022, quando il suo nome fu inserito tra i possibili candidati.

La sua guida al Dis, iniziata nel 2021, ha segnato un importante passo avanti nella rappresentanza femminile in ruoli di vertice, rafforzando il coordinamento tra le diverse agenzie di intelligence italiane. Ora, la sua uscita di scena apre un nuovo capitolo, con diversi nomi in lizza per succederle.

Chi prenderà il posto di Elisabetta Belloni alla guida dei Servizi Segreti?

Tra i profili più accreditati spiccano alcuni funzionari di alto livello. Alessandra Guidi, attuale vice di Belloni, potrebbe rappresentare una scelta di continuità interna. Il prefetto Vittorio Rizzi, vicedirettore dell’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna), è un altro nome di peso, così come il prefetto di Roma, Lamberto Giannini.

Un possibile outsider è il generale Francesco Paolo Figliuolo, noto per il suo ruolo di commissario straordinario durante la pandemia e recentemente nominato vicedirettore dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna). Tuttavia, questa sua recente assegnazione potrebbe ridurre le probabilità di una nomina al Dis.

Tra i candidati si citano anche Andrea De Gennaro, comandante generale della Guardia di Finanza, e gli attuali direttori di Aisi e Aise, Bruno Valensise e Gianni Caravelli. Tuttavia, il peso strategico delle loro attuali funzioni rende improbabile un trasferimento.

Come da prassi, l’esecutivo consulterà le principali forze di opposizione prima di finalizzare la scelta, che sarà poi formalizzata in Consiglio dei ministri. Sebbene l’intenzione iniziale fosse attendere il 15 gennaio, data in cui le dimissioni di Belloni diventeranno effettive, l’urgenza delle operazioni in corso ha spinto ad accelerare i tempi.